La testimonianza

Non è l'arena, l'escort gay vuota il sacco: "Ecco chi c'è tra i miei clienti", un terremoto

A Non è l'Arena si parla ancora di Alberto Genovese, l'imprenditore accusato di violenza sessuale. La vicenda ormai è nota: Genovese avrebbe organizzato nel suo appartamento festini a base di droga. In uno di questi una ragazza sarebbe stata abusata per ore. Eppure, come testimonia un escort nella puntata del 20 ottobre del programma di Massimo Giletti, le sostanze stupefacenti in queste serate sono ricorrenti. "Ho iniziato a 17 anni su un sito di incontri - racconta il giovane alle telecamere di La7 -. Gli uomini sapevano che per andare sul sicuro dovevano offrire i soldi, anche pochi". 

 

 

Poi l'escort scende nel dettaglio svelando i clienti con cui spesso aveva a che fare: "C'era quello sposato che si sentiva in colpa e chi no. Magari alcuni se ne fregavano e mi facevano vedere le foto dei figli e della moglie. La maggior parte comunque sono padri di famiglia". Il ragazzo svela le tipiche richieste dei clienti, che chiedevano all'escort di "sballarsi" anche lui. "I miei maggiori clienti sono drogati - prosegue -, non sapete quanta droga gira in quei posti. Con le droghe per fare sesso si fa fatica a smettere". 

 

 

E ancora: "Quando i clienti sono drogati non puoi fare sesso, perché non ce la fanno. A loro però non interessa scop*** ma sballarsi. Non avete idea di quante persone sono fatte, mentre ci parlate. Anche il medico, l'avvocato e il commercialista". Quei soggetti che il conduttore definisce "personaggi influenti".