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Cartabianca, Mauro Corona spiazza Bianca Berlinguer: "La riconosce?". Cosa tira fuori, che imbarazzo
"La riconosce?", "No". L'omaggio di Mauro Corona a Bianca Berlinguer, in avvio di Cartabianca su Rai3, cade nel gelo. Lo scrittore alpinista, tornato la scorsa settimana in collegamento dopo una "squalifica" durata un anno, sfodera una armonica a bocca e intona un celebre motivo degli anni Sessanta, Marina, riveduto e corretto in Bianchina, Bianchina, Bianchina! Corona concede il bis e la padrona di casa, con una risata, capisce tutto e prosegue lo stornelletto: "Ti voglio al più presto sposar...".
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Dopo il duetto romantico, si entra nel vivo della trasmissione. Si parte con il caso Luca Morisi: "Quando punti il dito e vai a citofonare 'scusi, lei spaccia?' - ammonisce Corona -, poi le cose tornano. Una sorta di karma. Ma io non godo delle disgrazie altrui, non sono come i vermiciattoli da tastiera. Non si bastona il cane che sta affogando". Si cambia registro e si parla della statua "osè" della Spigolatrice di Sapri che un po' di imbarazzo ha creato anche in Giuseppe Conte, inaugurato alla sua inaugurazione.
L'ex premier non si era accorto dell'esuberante "Lato B" della statua, che tanto ha fatto discutere le donne della politica. "Mi sembra più Naomi Campbell che la spigolatrice! - ironizza Corona - Comunque una commissione avrà valutato se è stata fatta o no… a me però non dispiace. Probabilmente avrebbe provocato polemiche anche con un altro abbigliamento".
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Restando in tema di polemiche, l'opinionista della Berlinguer difende la partecipante a Miss Mondo italia accusata di essere lì solo perché lesbica: "Ha fatto benissimo a dirlo, l’hanno accusata per averlo detto ma se l’avesse tenuto nascosto l’avrebbe condannata. E’ una forma di violenza indicibile". Corona poi si commuove alla presenza di Bruno e Franca, i genitori di Martina Rossi, la studentessa italiana di 20 anni morta nel 2011 a Palma de Maiorca mentre tentava di sfuggire a uno stupro. "Bisogna essere genitori per capire certe cose - commenta Corona -. Lì in quell’hotel non è morta solo Martina, sono morti anche i suoi genitori. Vorrei abbracciarli. Come si fa a prescrivere un fatto simile? Penso anche a Giulio Regeni, di cui non si parla più".
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