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Verissimo, il dramma di Rajae Bezzaz: "Abusi e molestie a 15 anni, appena arrivata in Italia". Silvia Toffanin sconvolta
"Avevo 15 anni quando ho perso la verginità. Dopo quell’episodio sono andata in crisi": Rajae Bezzaz, storica inviata di Striscia la Notizia, denuncia di aver subito diversi abusi da adolescente nel corso dell'intervista con Silvia Toffanin a Verissimo. La Bezzaz ha raccontato di essere andata a vivere con i suoi insegnanti di teatro a Bologna durante gli anni del liceo. "Avevo 15 anni quando ho iniziato a stare da sola. Queste persone che mi hanno accolta hanno visto in me una donna e non una bambina e non si sono proprio comportati da galantuomini", ha rivelato l'ospite della Toffanin. E non solo. Le avrebbero imposto anche un matrimonio combinato, che però lei ha rifiutato: "Quell’uomo non aveva buone intenzioni, voleva strappare notti di ses**".
L'inviata del tg satirico ha parlato anche della sua famiglia, soprattutto del rapporto complicato con il papà. "Sono stata una bambina felice, con zii e nonni molto presenti. I miei genitori andavano e tornavano dall’Italia parecchie volte per ragioni di lavoro", ha spiegato Rajae, nata a Tripoli il 20 luglio 1989 da padre berbero marocchino di Khemisset e madre di Khouribga. Solo nel 1998 si è trasferita in Italia. Facendo riferimento alla figura paterna, poi, ha aggiunto: "Mio padre a un certo punto ha iniziato ad avere difficoltà, dedicandosi all’alcol. Mia madre Jamila ha provato a tenere insieme la famiglia, ma il divorzio è stato inevitabile".
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Infine qualche parola anche sul suo rapporto con la religione: "Sono una musulmana molto osservante e credo che le religioni, come le filosofie, siano un abito sartoriale, cucito su di noi. Io il velo lo indosso solo per pregare, ma trovo sia super elegante. Per strada però non lo porto". L'inviata di Striscia ha spiegato anche che in questo momento è in Ramadan: "Finirà a metà maggio. Si mangia e beve dal tramonto all’alba, perché durante il giorno ci si depura".