Dubbioso

Cartabianca, Massimo Galli ribadisce: "Quello di Draghi non è rischio calcolato. Se salgono i contagi che si fa?"

"La gente è stufa e quindi si infila in qualsiasi spiraglio per cercare di tornare a una vita più normale. In tanti hanno bisogno di lavorare. Ma tanti sessantenni e settantenni non hanno ricevuto il vaccino. E sono i nonni dei bambini che tornano a scuola". Così Massimo Galli, ospite di Carta Bianca in onda su Rai Te e condotto da Bianca Berlinguer, commenta il rischio calcolato delle possibili riaperture annunciato dal premier Draghi per il 26 aprile. "Avrei voluto aperture più dosate - ha dichiarato - magari dal 15 maggio. Cosa capiterebbe se avessimo un aumento cospicuo di infezioni in breve tempo? Io mi auguro che non avvenga". Inoltre ha ribadito di "trovare pericolosa un’affermazione come quella di Draghi: apriamo perché è un rischio calcolato. Se l’avessi dovuto fare sulla base dei calcoli, non avresti aperto. È una questione di numeri. Gli inglesi hanno fatto 43 milioni di vaccini". 

 

 

 

 

Recentemente, il professore ordinario di Malattie infettive all'Università Statale di Milano e primario all'Ospedale Sacco, aveva detto di vedere ancora lontana la fine dell'emergenza coronavirus. "Tutto è relativo al numero di vaccinazione che si riescono a fare, forse è prematuro in questa fase. Sapendo che le vaccinazioni che facciamo ora riusciranno a limitare la circolazione del virus, siamo lontani dal poter lavorare sull'immunità di gregge. Siamo vicini, ma non ci siamo ancora arrivati", aveva spiegato Galli.

 

 

Galli era stato molto critico anche col premier Draghi: "Sul Covid non ne ha azzeccata una. Ci saranno un milione di infezioni attive in Italia o pensate che tutti i positivi si fanno il tampone e vengono a saperlo? Il punto è che è stato dato un messaggio di 'liberi-tutti' che proprio non ci potremmo ancora permettere. Almeno fino a una migliore copertura dei settantenni con la prima dose e degli ottantenni con la seconda. Mi sembrano obiettivi ancora lontani", la critica del professore.

 

 

 

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