Scontro a La7
Otto e Mezzo, Lilli Gruber peggio di Speranza: "Riaprire con questi numeri?". Antonella Viola la zittisce: definitiva sul Covid
Si parla di riaperture a Otto e Mezzo. Nella puntata del 19 aprile del programma di La7 Lilli Gruber tenta nuovamente la difesa della linea rigorista. In sostanza quella di Roberto Speranza, ministro della Salute. A parlare però in collegamento c'è l'immunologa Antonella Viola che, da esperta, difende la scelta del governo arrivata dopo il pressing leghista. "Quella di Mario Draghi è una strategia solida, ci sono tutte le evidenze scientifiche alla base di queste riaperture". Ecco allora che interviene la conduttrice: "Non è che i numeri siano così rassicuranti. Oggi ci sono stati 316 decessi".
Non si arresta la Viola che dritta per la sua strada ribadisce: "Il calo avviene gradualmente. Le aperture vanno fatto perché le chiede il Paese, i numeri e bisogna anche dare fiducia alle vaccinazioni". Ultimo, certo non per importanza: "Sta arrivando la bella stagione. Le ricerche hanno dimostrato che con il caldo il Covid si diffonde meno, quindi perché non aprire? Poi il governo ha deciso di aprire prima all'aperto, là dove il virus circola meno".
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Tutte evidenze che la Gruber non può fare altro che accettare senza controbattere. Infine si parla di coprifuoco. Anche in questo caso l'immunologa prende di fatto le posizioni del leader della Lega: "Che il coprifuoco sia alle 22 o alle 23 al virus non cambia nulla. Cambia invece ai ristoratori che potrebbero lavorare. Molti infatti, come i ristoranti, lavorano di più la sera. E stabilire il coprifuoco alle 23 potrebbe sicuramente aiutarli". Qualche sera fa a PiazzaPulita la Viola aveva dimostrato di essere ancora controcorrente avvertendo su eventuali rischi dopo il vaccino. Per l'immunologa infatti non si deve seguire alcuna terapia prima della somministrazione. Il caso, ancora una volta, era quello delle trombosi sospette rilevate dopo AstraZeneca che hanno portato addirittura a uno stop temporaneo del vaccino.