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Andrea Scanzi a Cartabianca, "ho un sospetto". Bomba dal deputato di Renzi: quanto lo paga la Rai a puntata

Michele Anzaldi non si arrende. Il deputato di Italia Viva nonché segretario della commissione di Vigilanza Rai chiede a gran voce delucidazioni in merito a Cartabianca. O meglio, alle ospitate di Andrea Scanzi nel programma di Rai 3. Il caso è scoppiato dopo la bufera sul vaccino somministrato senza averne il diritto al giornalista. Scanzi avrebbe infatti ricevuto una dose di AstraZeneca in quanto caregiver. Peccato però che le linee guida smentiscono l'accesso al vaccino se non sei convivente del parente fragile. Per questo le trasmissioni in cui appariva più che spesso hanno deciso di allontanarlo. L'ultima quella condotta da Bianca Berlinguer e nella quale il giornalista riceveva un compenso. "Ho chiesto conto alla Rai delle decisioni sul contratto con l’opinionista a pagamento Andrea Scanzi", ha ribadito Anzaldi passato direttamente dalla teoria alla pratica. 

 

 

Il renziano ha infatti presentato due interrogazioni parlamentari. Quello che proprio non gli va giù è il peso (economico ovviamente) della collaborazione con Scanzi. "Avere un contratto come opinionista Rai è la cosa più aleatoria del mondo - ha poi commentato -. Con quale criterio hanno deciso che uno del Fatto Quotidiano, senza selezione alcuna, viene preso sotto contratto per fare le sue sparate pubbliche in prima serata?". Il punto però è un altro perché nessuno, neppure la Vigilanza Rai, è a conoscenza dell'ammontare con cui il giornalista viene retribuito. 

 

 

"La mia idea è che si parli di 1500 euro a puntata. Almeno. Ma perché attribuire un contratto da 1500 euro al giorno a un giornalista piuttosto che a un altro? Perché i Cinque Stelle lo hanno indicato?" E ancora: "Scanzi va in tv a insultare, a dare del c**ro a questo e a quello, e i contribuenti lo pagano 1500 euro al giorno? Perché il servizio pubblico usa il canone senza alcuna selezione per i giornalisti?". Domande che ancora non hanno avuto una risposta.