A valanga
Porta a Porta, Bruno Vespa mai visto prima: "C'è un limite a tutto, lei deve essere radiato". L'ospite brutalizzato, gelo su Rai 1
Scontro più che vivace a Porta a Porta dove Bruno Vespa è arrivato addirittura a interrompere un intervento. A parlare nel salotto di Rai 1 è stato il dottor Mariano Amici, noto per essere contrario ai vaccini anti-Covid. Il tutto ha avuto inizio quando il collega Giuseppe Remuzzi ha spiegato l'importanza del vaccino: "Siamo di fronte a una delle cose più belle che la medicina ha messo a disposizione dei malati. Penso che un medico può anche decidere di non vaccinarsi, ma in quel momento lì deve anche decidere che non può più fare il medico perché non può essere idoneo a fare questo lavoro".
A quel punto è stato il conduttore a chiedere a Mariano Amici, in vista del decreto vaccini che obbligherà i medici a sottoporsi alla vaccinazione, cosa farà. Non prima però di lanciarsi in un appello: "Lei faccia un gesto di umiltà si vaccini, perché lei dice che fa causa allo Stato, ma la causa la perde". Amici non ha voluto sentire ragioni e ha iniziato ad accusare il programma di non aver potuto replicare a Remuzzi, che a suo avviso ha esposto tesi antiscientifiche. Un'uscita che ha mandato Vespa su tutte le furie: "C’è un limite a tutto, abbiate pazienza. Io le dico con tutta franchezza che se lei non si vaccina io spero vivamente che lei venga radiato", ha tuonato per poi chiudere il collegamento.
Una scelta che però non è piaciuta ai telespettatori che si sono riversati tutti sui social: "Vorrei solo che spiegasse perché ha invitato una persona e poi l’ha messa subito a tacere", ha commentato un utente. "O fai come vuole il conduttore o ti tolgo la parola. Grazie Dr.Vespa della libertà di espressione nella sua trasmissione", ha incalzato invece un altro. "Ma Vespa è medico? - ha scritto a sua volta una ragazza- Ma che vergogna!". E ancora: "Mariano Amici censurato e umiliato in diretta da Bruno Vespa", "In tv non c'è possibilità di contraddittorio, è gravissimo, siamo alla censura totale", "Siamo in dittatura". Insomma, tutti contro Vespa.