Calvario
Storie Italiane, Orietta Berti: "Un pazzesco dolore alle gambe", l'ultimo drammatico effetto collaterale del coronavirus
Orietta Berti è stata ospite la di Storie Italiane oggi, lunedì 29 marzo. Orietta Berti ha parlato degli ultimi mesi: dopo alcune settimane difficili durante le quali ha lottato contro il covid, è stata in gara a Sanremo. "Ho sempre dolori alle gambe e non riesco più ad essere svelta come lo ero prima". Un dottore, collegato con Eleonora Daniele, ha così spiegato che la sedentarietà alla quale è stata costretta durante il periodo di isolamento può aver influito.
Leggi anche: Sanremo 2021, Orietta Berti inseguita da tre auto della polizia. Clamoroso alla vigilia del Festival
Orietta Berti ha parlato anche del marito Osvaldo, pure lui colpito dal virus alcuni mesi fa, ma che ora fortunatamente sta bene. “Abbiamo festeggiato da poco 54 anni di matrimonio” ha svelato, aggiungendo poi: "Siamo stati costretti a festeggiare in casa per via del lockdown. L’anniversario è stato il 14 marzo. La Berti ha poi svelato di essere protetta dagli anticorpi almeno fino a maggio, motivo per il quale farà il vaccino all’inizio dell’estate.
Leggi anche: Domenica In, Orietta Berti: "Fatti squalificare, tanto non vincerai mai", il "consiglio" segreto di Fabio Fazio
Durante l'intervento della Berti a Storie Italiane ha fatto un piccolo intervento Nicola Di Bari, collegato con Eleonora Daniele fin dall’inizio della puntata. Rivedendo un vecchio filmato di una loro esibizione in coppia, Orietta Berti sorridendo, si è rivolta al collega dicendogli: “Eravamo giovani all’epoca!”. La Berti qualche giorno fa, ospite a Verissimo, aveva raccontato l'odissea del marito: "Osvaldo è stato molto male per il Covid, ha perso 16 chili, adesso ne ha ripresi cinque. Sta migliorando, cammina anche meglio". E su Sanremo aveva ricordato: "L'ultima volta a Sanremo era stato 29 anni fa con Giorgio Faletti. Fu una vera e propria vacanza insieme a lui e Osvaldo. Quando sono tornata quest'anno, ho pensato subito a lui che non c'è più", ricordando appunto proprio Faletti.