Ma davvero?
Otto e Mezzo, Lilli Gruber imbarazzante: "Draghi e i sovranismi", Claudio Baglioni in difficoltà. Cala il gelo in studio
“Draghi e l’incubo della terza ondata”, è stato il titolo scelto da Lilli Gruber per la puntata di Otto e Mezzo andata in onda venerdì 26 febbraio su La7. Ovviamente era d’obbligo affrontare tale argomento, dato che oggi è stato il giorno del monitoraggio settimanale, che ha restituito una situazione epidemiologica sempre più preoccupante, aggravata anche dall’ultimo bollettino in cui sono stati registrati oltre 20mila contagi e un aumento dei ricoveri per il nono giorno consecutivo.
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Eppure per parlare di un argomento così delicato la Gruber non ha invitato un esperto, un politico e nemmeno l’amata Antonella Viola: no, ha scelto Claudio Baglioni. Presentato giustamente come una “leggenda della musica leggera italiana”, che probabilmente era lì per promuovere il suo ultimo album e invece si è ritrovato a parlare di qualcosa di cui non gli compete. Addirittura gli è stata posta una domanda sui sovranismi e gli anti-europeismi, con le risposte di Baglioni che si sono ridotte a poche parole o a grandi banalità.
Un siparietto piuttosto imbarazzante, che almeno avrebbe potuto avere un senso se a Baglioni fosse stato chiesto di parlare di cinema e teatri che riapriranno a partire dal 27 marzo. E invece no, la domanda “migliore” che gli è stata rivolta è “quanta paura ha della terza ondata?”. E lui ha risposto così: “Oggettivamente non è facile non provare una forma di ansia e preoccupazione. Adesso la speranza è venuta un po’ meno, si desidera solo che passi questo momento”.
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