A cuore aperto
Verissimo, Cherif Karamoko e la morte del fratello: "Non mi sono accorto quando è scomparso nelle onde"
La guerra, la fuga sul barcone, la perdita del fratello e il sogno realizzato di giocare a calcio in Italia Cherif Karamoko,ha raccontato a Verissimo, la sua storia. Ospite di Silvia Toffanin nella puntata in onda su Canale 5 sabato 27 febbraio. Ha ripercorso alcune tappe della sua vita, di cui ha parlato anche nel libro autobiografico dal titolo Salvati tu che hai un sogno. Nel 2017 Cherif è partito insieme a suo fratello dalla Libia a bordo di un barcone affondato nel Mediterraneo.
Tra le lacrime Cherif Karamoko ha ricordato della disperazione di quelle ore e dell’incidente in mare che ha portato alla morte di quasi tutti i profughi presenti su quel barcone e alla scomparsa di suo fratello. Cherif ha confessato che faceva freddissimo, era senza forze e aveva bevuto un sacco di benzina. “Mi ha detto di salvarmi perché dovevo giocare a calcio. Lui era al mio fianco e non mi sono accorto quando è scomparso nelle onde. Sono svenuto e mi sono risvegliato in ospedale in Italia”.
Prima del fratello aveva perso anche i suoi genitori. Nel 2019 ha esordito in Serie B, con il Padova. In questo momento è però fermo a causa del suo permesso di soggiorno scaduto. Karamoko ha infine confidato che sta cercando di risolvere il problema e sente dentro di sé che diventerà un grande calciatore.