fibrillazioni

Otto e Mezzo, Alessandro Sallusti si appella a Mario Draghi: "Rompa il silenzio e dica cosa vuole fare"

Alessandro Sallusti mette in guardia Mario Draghi. Il suo governo del "tutti dentro" potrebbe ritorcersi contro. Non a caso le prime fibrillazioni si sono verificate a pochi giorni dalla nomina dei ministri. Troppi infatti le opinioni. E tutte una diversa dall'altra. "Draghi - ha detto il direttore del Giornale a Otto e Mezzo - deve dire cosa vuole fare. Il suo silenzio sta ingigantendo la Babele". Per Sallusti, in collegamento con Lilli Gruber, l'ex banchiere deve tenere a mente che non è più alla Banca centrale europea dove tutti sono in linea e chi si ribella "finisce dritto dritto nella filiale di Canicattì". Il motivo? Presto detto. "Siamo in una democrazia e ogni partito dice quello che vuole".

 

 

In questi giorni il neo presidente del Consiglio - ancora in attesa della fiducia alle Camere - ha dovuto fare i conti con lo scontro sulle restrizione per far fronte all'emergenza coronavirus. Da una parte Walter Ricciardi e il ministro Roberto Speranza. Dall'altra chi come Matteo Salvini non ha visto di buon occhio il dietrofront sugli impianti sciistici a 4 ore dalla loro riapertura.

 

 

Proprio Sallusti, appena collegato con la Gruber, ha dato la cattiva notizia: "Purtroppo sono risultato positivo al tampone". Poi però la rassicurazione: "Per fortuna sono totalmente asintomatico e sto benissimo ringraziando Dio. Ho fatto il tampone non perché stessi male, ma in quanto lunedì avevo un impegno ed era presumibile farlo". E alla domanda della conduttrice di La7 su come avesse preso il Covid, ha ironizzato: "La mia vita mondana è finita 30 anni fa, quindi penso sul lavoro. Ma sto bene. Proprio per questo mi fa strano pensare che io sono qua mentre tante altre persone malate no".