caso benotti
Non è l'Arena, Massimo Giletti sbotta contro Domenico Arcuri e lo scandalo mascherine: "Non mi levo dalle pa**"
Massimo Giletti non demorde e durante la puntata di domenica 7 febbraio torna a occuparsi del caso mascherine e di Mario Benotti. Quest'ultimo parte dell'inchiesta sulla partita milionaria di dispositivi di protezione cinesi. Benotti infatti sarebbe stato uno degli intermediari. "L'ipotesi - spiega a Non è l'Arena la giornalista Sandra Amurri - è che Benotti abbia messo in contatto con l'uomo del commissario Arcuri". Giornalista, inviato speciale, caporedattore Rai ed ex direttore generale della Rai World, Benotti è accusato per la maxi commessa di mascherine arrivate dalla Cina, a marzo 2020. Proprio in piena prima ondata da coronavirus.
Peccato però che fermato dal programma di La7 per avere qualche informazione sul suo rapporto con Domenico Arcuri, Benotti non proferisca parola. "Non mi tolgo dalle pa***", promette così Giletti per poi aggiungere: "Tanti e diversi sono stati i ruoli coperti dal giornalista è stato capo della segreteria al Ministero delle Politiche e degli Affari europei, consigliere giuridico del Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti". Di più, perché a Non è l'Arena Giletti mostra in esclusiva il documento secondo cui il consigliere giuridico Benotti non avrebbe mai conseguito la laurea in Giurisprudenza all'Università La Sapienza negli anni 1983-1988 come invece più volte dichiarato sui profili social.
Di tutto questo il commissario all'emergenza, Arcuri appunto, si dice estraneo. A suo dire non conosce neppure Benotti e preferisce sottrarsi alle domande, scatenando la rabbia di Giletti. Il motivo? "Chi è pagato dagli italiani - tiene a far sapere - ha il dovere di essere trasparente. "Se è davvero laureato il signor Benotti deve smentire questo documento sorprendente che la dice lunga sull'attendibilità di certi personaggi". Dello stesso parere il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: "Tutto questo apre degli scenari inquietanti su tutti gli atti che ha firmato. Per fare il consigliere giuridico di un ministro bisogna avere un titolo".