Il virologo
Roberto Burioni a Che tempo che fa sul vaccino: "Tre scenari. Il peggiore? Quello in cui il coronavirus sfugge al siero"
Le mutazioni del virus possono inficiare l'effetto del vaccino? Ne ha parlato Roberto Burioni a Che tempo che fa su Rai 3, immaginando tre scenari, dal più favorevole al peggiore. Ospite di Fabio Fazio, ha spiegato: "Se andiamo a guardare un'automobile, il colore non ha una funzione, quindi possiamo scegliere quello che ci pare. Le ruote invece hanno una funzione, quindi non possono avere una forma diversa da quella rotonda. Anche il virus ha delle strutture che hanno una funzione importante per la sua replicazione, la chiave con la quale il virus entra nelle nostre cellule per infettarle. Se quella chiave si modifica, il virus non entra più nelle cellule e non si sa più replicare. Allora immaginate un vaccino che riesca a suscitare una risposta intensa contro queste strutture, che come le ruote non si possono cambiare. Il virus prova a cambiare la chiave, ma quando l'ha cambiata, non entra più nelle cellule, un po' come l'auto che cambia le ruote facendole diventare quadrate e no si muove più", ha spiegato il virologo.
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Poi è passato a uno scenario meno favorevole, quello in cui il vaccino suscita una risposta contro regioni che possono essere cambiate e il virus mantiene la capacità di replicarsi. "Se immaginiamo sempre il virus come un'auto, gli anticorpi non sono diretti contro le ruote, ma contro il cofano (che può cambiare di forma in un'auto). Però se il cofano cambia forma, l'auto diventa meno aerodinamica ed è costretta ad andare più piano. Quindi anche se il vaccino non colpisce al cuore il virus, potrebbe costringerlo a fare delle mutazioni che lo rendono più debole, è già successo con i farmaci contro l'Hiv, il virus che causa l'Aids", ha continuato Burioni. E infine lo scenario peggiore, quello in cui il virus riesce a mutare, a sfuggire al vaccino, mantenendo inalterata la capacità di infettarci e farci ammalare. "In questo caso noi modificheremo il vaccino e dovremo farcelo ogni anno come accade per l'influenza. Quale dei tre scenari si concretizzerà? Non lo sappiamo", ha concluso l'esperto.