Diario

Il cervello, la tristezza e l'allegria

Maurizio Costanzo

Peccato. C’è da chiedersi infatti perché il nostro cervello ricordi più i momenti tristi di quelli felici. A quanto sembra, siamo programmati per sperimentare più intensamente le emozioni negative rispetto a quelle positive. Anche se qualcun altro sostiene fra gli psicoterapeuti, che ogni persona fa esperienza delle proprie emozioni in maniera diversa. La stessa psicoterapeuta aggiunge che fra i suoi pazienti ha scoperto che il dolore e la tristezza vengono percepiti come un problema o una minaccia, mentre la gioia è poco probabile possa rappresentare un pericolo. Mi sarebbe piaciuto interrogare i pazienti di questa psicoterapeuta. Magari diranno fra di loro: quella lì, è insopportabile. Sempre triste, si ricorda solo della tristezza. E’ una gran malinconica. Buona Pasqua.