Quel manifesto è troppo hot
Il tam-tam girava soprattutto in rete: il manifesto dell’ultimo film di Roberto Faenza, “Il caso dell’infedele Klara”, è stato censurato. Colpa della foto che ritrae la protagonista Laura Chiatti con troppo seno esposto. Insomma, colpa di un capezzolo in bella vista che sarebbe stato prontamente ritoccato con un abile gioco di chiaroscuri. La pellicola sarà nelle sale cinematografiche dal prossimo venerdì e racconta una storia di gelosia tra un musicista italiana a Praga, interpretato da Claudio Scamarcio, che giunge a far pedinare da un investigatore la sua fidanzata Klara, una sensuale Laura Chiatti perché convinto che lei abbia qualcosa da spartire con il suo tutor universitario. E’ stata la stessa attrice, lanciata dalle pellicole ispirate ai romanzi di Federico Moccia, a negare l’esistenza di un caso di censura. “Il manifesto – ha raccontato – doveva essere sensuale e perciò è stata scelta quell’immagine. Ma non volevamo ingannare il pubblico e ostentare il corpo di Klara per attirare spettatori al cinema”. In compenso quel corpo sarà in bella mostra nel corso del film, anticipato dagli scatti rubati durante le riprese. Una pellicola dall’alto tasso erotico con la Chiatti e Scamaracio che non riescono a contenere la passione in una vasca da bagno. Il regista Faenza precisa che “non si tratta di un film porno anche se la componente erotica c’è di sicuro”. Talmente erotica questa componente che le scene bollenti sono state effettuate con un robot: in quegli istanti il set era praticamente deserto.