Stonata
Luciana Littizzetto umilia "Il Volo" per sfregiare l'esercito: "Alla fanfara..."
Nella sua furia iconoclasta contro l'esercito italiano, Luciana Littizzetto tira in ballo pure Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone, alias Il Volo, i tre tenori più famosi nel mondo del pop non solo di casa nostra, ma mondiale.
Comodamente adagiata sulla scrivania di Fabio Fazio, tornata a Che tempo che fa sul Nove dopo l'assenza forzata per il ricovero per curare una pancreatite, la comica torinese verga la sua classica letterina settimanale questa volta dedicata a Ursula Von der Leyen. Obiettivo: convincere la presidente della Commissione Ue a recedere dal suo piano RearmUe, una pioggia di miliardi per la difesa europea. Alla peggio, sottolinea Lucianina, basterebbe valutare il fallimentare bilancio degli italiani nelle varie guerre che hanno coinvolto il Paese, da Caporetto alla campagna di Russia fino alla Seconda guerra mondiale.
Al di là delle inesattezze tecniche sull'articolo 11 della Costituzione ("L'Italia ripudia la guerra", sottolinea la pacifista Littizzetto, dimenticando di citare il resto, "come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali), a far indispettire i telespettatori sono stati soprattutto i toni irridenti. La spalla di Fazio, tra una citazione al generale Vannacci, una a Il Volo e una a Cracco, secondo molti ha mancato di rispetto ai soldati italiani morti sul campo.
"Te lo dico sincera, Von. Noi italiano non siamo proprio capaci di fare la guerra, facciamo cag***rissimo. Sono più le volte che abbiamo perso di quelle che abbiamo vinto. Ti faccio vedere uno dei nostri generali", e in video appare Vannacci in vestaglia da notte. "Uno così a destra e contro i diritti civili che in confronto Putin è Pannella. Capisci che la sicurezza è un'altra cosa? Se c'è da organizzare il torneo di calcetto in caserma, volentieri. Anche per il rancio, abbiamo Cannavacciuolo, Cracco, Bottura, Barbieri. Per la fanfara mandiamo i ragazzi de Il Volo... Ma sull'esercito... Lasciaci perdere eh".