Con l'Arma
Rita Dalla Chiesa fa impazzire la sinistra: "Ci ho vissuto insieme, io so chi sono"
Rita Dalla Chiesa, figlia del grande generale Carlo Alberto, ucciso dalla mafia, e deputata di Forza Italia è ospite di Quarta Repubblica, programma in onda tutti i lunedí alle 21.30 su Rete 4 e condotto da Nicola Porro, che approfondisce i temi di politica e attualità.
Sul tavolo la discussione verte sulla decisione presa da Papa Francesco, che pur sta vivendo giorni difficili in ospedale al Gemelli di Roma, di beatificare la figura di Salvo D’Acquisto. Militare italiano, vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri Reali, è stato insignito della medaglia d'oro al valor militare per essersi sacrificato, il 23 settembre 1943, per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste nel corso della Seconda guerra mondiale.
Questo il pensiero della Dalla Chiesa: "Parlo da figlia di un uomo che è stato ucciso. Ma gli altri facendo i carabinieri sanno che cosa rischiano, invece Salvo D'Acquisto ha donato, ha regalato la sua vita di giovane, di ragazzo, ad altre persone. Salvo aveva una fidanzatina, una vita davanti, però lui ha scelto generosamente, in modo grandissimo, ha dato la sua vita per salvare 22 persone".
Porro, allora, le chiede: "È importante questa storia di Salvo D'Acquisto anche per l'Arma secondo te?". La figlia del generale conferma: "Io ci sono vissuta insieme a loro e so che non sono quello che descrivono alcuni giornali o quelli cui combattono in alcune piazze. Io credo che sia importantissimo e lo dico sempre che sotto ogni divisa c'è un uomo".
La beatificazione è la tappa intermedia, in vista della canonizzazione. Se il candidato prescelto viene dichiarato martire, diventa subito beato, altrimenti è necessario che venga riconosciuto un miracolo, dovuto alla sua intercessione. Papa Francesco, intanto, ha avviato il procedimento, autorizzando il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce "l'offerta della vita" di Salvo D'Acquisto.