Un'agonia lunga 15 mesi

Eleonora Giorgi, l'ultima richiesta ai medici: "Come dovete farmi andare via"

"Fatemi andare via in ordine, non spaventosa. Non facciamo cose assurde e cerchiamo di fare bene, per quel poco che si può". Secondo Francesco Canino del Fatto quotidiano è stata questa l'unica richiesta di Eleonora Giorgi ai medici che l'avevano in cura per il tumore al pancreas con cui lottava da 15 mesi. A gennaio, la metastasi al cervello che non le ha lasciato più speranze, se non quella appunto di vivere ogni giorno come "un dono", con la maggior serenità possibile. 

L'attrice romana è morta a 71 anni e lascia due figli, Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, e un nipotino, Gabriele, che quest'ultimo ha avuto da Clizia Incorvaia. Tutta la famiglia si è stretta intorno alla diva, proteggendola e sostituendo l'amore al dolore.

Se n'è andata come ha vissuto, con il sorriso nonostante tutto e mai retorica, sempre leggera. Lo era da ragazzina, star acerba delle commedie sexy negli Anni Settanta. Lo era quando è "esplosa" con Borotalco, a fianco di Carlo Verdone.

Dagli anni Novanta il cinema comincia a respingerla, lei se ne lamenta con una battuta ("Le donne over 55 nel cinema dovevano inserirle nel decreto Zan. Siamo discriminate, non nella società italiana ma nella narrazione che ne fanno fiction e cinema") ma nel frattempo si è già creata una seconda carriera in tv, come opinionista in tanti talk e pure come concorrente a Ballando con le stelle e al Grande Fratello Vip.

Nella sua vita, tanti amori celebri, alcuni clamorosi rifiuti (ad Alberto Moravia e a Alain Delon i "no" più famosi) e un dramma vero, la morte dell'amico e collega Alessandro Momo che minorenne si schianta sulla motocicletta che lei gli aveva affidato. Da lì, un lungo periodo di disperazione e di tossicodipendenza: "Mi ritrovai immersa in qualcosa di folle, non mangiavo più, non uscivo più, c’era solo l’eroina", aveva raccontato a La Confessione, intervistata da Peter Gomez. Proprio grazie all'amore per Rizzoli ne è uscita: "Ho detto uno dei no più trionfali della mia vita. Con Angelo eravamo simbiotici, non sarebbe stato possibile avere una vita parallela da drogata".