Cuore rosso
Enzo Iacchetti, la rivelazione 30 anni dopo: "Chi disse a Silvio Berlusconi che ero comunista"
Si racconta senza filtri, Enzo Iacchetti, ospite de La Confessione, il format condotto da Peter Gomez in onda su Rai 3. Insieme a lui c’era anche Moni Ovadia, scrittore e attore teatrale di lungo corso. Durante l’intervista, il comico originario di Cremona e volto-simbolo di Striscia la Notizia ormai da 30 anni, ha ripercorso momenti inediti della sua storia personale e professionale. Tra le curiosità emerse, anche il suo passato politico giovanile, quando ricoprì il ruolo di consigliere comunale per il Partito comunista a Maccagno. Già, un comunista a Mediaset...
Non a caso, uno degli aneddoti più curiosi ricordati da Iacchetti risale a una cena natalizia, quando Silvio Berlusconi - che ancora non era "sceso in campo" - si avvicinò a lui con un gesto scherzoso, infilando le mani nelle tasche della sua giacca e affermando: "Voglio vedere se hai dei bambini, tu sei comunista e li mangi, ne avrai qualcuno in tasca". Secondo Iacchetti fu Emilio Fede a riferire al Cavaliere il suo "comunismo", ragione per la quale nacque uno scambio di battute indimenticabile. “Beh, ce ne fossero di comunisti che mi fanno guadagnare come te!”, concluse Berlusconi.
Nel corso della chiacchierata, Iacchetti ha ripercorso i momenti cruciali della sua carriera, partendo dai tempi difficili in cui divideva casa con Giobbe Covatta e Giorgio Faletti, fino all’esplosione della sua popolarità dopo la sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show. Qui, per ben 187 puntate, ha conquistato il pubblico con le sue inconfondibili "canzoni-bonsai". Non sono mancati i ricordi legati ai suoi rapporti con alcuni dei più grandi nomi della cultura e della musica italiana. Di Francesco Guccini ha detto: “Un gigante della musica i cui testi andrebbero studiati al liceo classico”. Infine, su Giorgio Gaber ha scherzato: “Se fosse stato una donna l’avrei voluto sposare”, ha concluso Iacchetti.