Prego?

Selvaggia Lucarelli, il gelo dopo il fuorionda a La vita in diretta: "E non è carino..."

Claudio Brigliadori

«Una canzone retorica», con «un eccesso di romanticizzazione di una malattia feroce». Selvaggia Lucarelli esce dal coro e già al DopoFestival, di cui è opinionista, picchia duro su Simone Cristicchi e la sua Quando sarai piccola, canzone tra le più apprezzate del Festival e dedicata alla madre malata di Alzheimer. «Manca una parte, quella dolorosa - ha sottolineato -, l’abbruttimento che viene dalla fatica nel gestire, da parte dei familiari, quella malattia».

Cristicchi l’ha presa sportivamente: «La mia è una canzone spirituale, non vuole essere una cartella clinica». Si discute di questo anche a La Vita in diretta, su Rai 1.
In studio, ospiti di Alberto Matano, ci sono il coreografo Luca Tommassini e la giornalista Marinella Venegoni. In collegamento, invece, c’è proprio Selvaggia che ribadisce il suo pensiero, definendo il brano di Cristicchi «ampolloso e retorico».

«È peggio di me», ribatte la Venegoni a proposito della Lucarelli, che protesta. «Era ironico», rispondono dallo studio. Nel frattempo, Matano si collega con Sanremo, dove c’è la co-conduttrice di giovedì Elettra Lamborghini. La regia la inquadra ma si scorda di spegnere i microfoni degli altri ospiti. «Mamma mia mi son fatta un’amica», borbotta la Venegoni, con Tommassini che le fa sponda: «Non vedeva l’ora», tutto ovviamente rivolto alla Lucarelli. Che sente e alza il braccio. «Che succede?», domanda Matano. «Succede che io sento tutto quello che stanno dicendo i tuoi ospiti di me, digli di non farmi sentire. Uno dice “Mamma mia”, l’altro dice “Questa aspettava solo questo”, non è carino...».

«Non parlate male di Selvaggia!», intima Elettra. Riprende la parola il padrone di casa: «Se è stato detto qualcosa di spiacevole, mi scuso. Sai quello che c’è tra di noi sottolinea ancora Matano rivolgendosi a Selvaggia -, ti ho voluto qui perché sei un punto di vista unico. Mi dispiace se è stato qualcosa di spiacevole». «Ma non l’hai detto tu», lo scagiona ancora la Lucarelli. E ancora una volta, Venegoni è costretta a puntualizzare: era ironia. Fuori onda, e forse un po’ fuori luogo».