Ancora lui
Sanremo 2025, attacco politico di Ghali: "Ditemi che è uno scherzo", esplode il caso
Quando al Festival di Sanremo non ci sei, fai di tutto per esserci. Caccia alla popolarità, con una tattica mutuata dal calcio: se non puoi giocare lì nel mezzo, provi ad andare sulle fasce. E così è successo per il rapper Ghali, che su Instagram ha voluto dire la sua sull’esibizione della cantante israeliana Noa, in coppia con Mira Awad che è sì di origini palestinesi, ma ha la cittadinanza israeliana anche lei. Non solo, all’Eurovision Song Contest del 2009 gareggiò proprio in rappresentanza dello stato ebraico. Entrambe hanno voluto lanciare un messaggio di pace, cantando insieme Imagine di John Lennon.
Tutto ciò a Ghali non è andato giù e, sebbene sia stato attento a non fare riferimenti diretti alla kermesse sanremese, il rapper ha postato due foto: nella prima c'è lui, in un primo piano quasi kubrickiano, oltretutto mentre è in macchina alla guida e con un’espressione strafottente, nella seconda ecco le due gemelle terrificanti del film “Shining”, non a caso a regia Kubrick. Il suo copy è emblematico: “Ditemi che è uno scherzo”. Il riferimento è inequivocabile, anche perché l’anno scorso lui stesso aveva presentato un brano, “Casa mia”, in cui canta di “bombardamenti sugli ospedali per un pezzo di terra".
E anche l’account che fa riferimento all’alieno Rich Colino, che lo scorso anno era con lui a Sanremo, gli dà ragione. Durante la serata finale del Festival 2024, Ghali aveva sollevato un caso politico, perché aveva chiesto sul palco dell’Ariston uno “stop al genocidio”. Diversi i commenti solidali con il trapper: "Bellissimo il duetto tra cantante Israeliana e cantante Israeliana", scrive un utente. "Purtroppo no", risponde Grido, ex Gemelli Diversi. "Purtroppo non è uno scherzo. Solidarietà a tutto il popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi della terra".