Piovono pernacchie
Luca Marinelli da barzelletta: "Sarebbe una gioia". Soffre a fare il Duce, eppure ora...
Luca Marinelli ha sofferto talmente tanto a impersonare il Duce da non vedere l'ora di tornare sul set per girare la seconda stagione. Ebbene sì, l'attore che aveva fatto del suo dolore mussoliniano lo spot più appariscente di M - Il filgio del secolo spera che lo richiamino per il seguito della serie tratta dai romanzi di Antonio Scurati. "Di certo la storia non è finita, siamo arrivati solo alla nascita di una dittatura", aveva detto in un'intervista rilasciata a Fanpage. "Questa prima stagione è stata una fatica grande, ma un'esperienza gigantesca. Poter rilavorare con tutte queste persone sarebbe una gioia e spero ci sarà la possibilità", aveva poi aggiunto.
In effetti, la prima stagione ha narrato le vicende del Duce fino al delitto Matteotti. Mancano ancora tantissimi anni e altri tre libri per completare la narrazione di Antonio Scurati. Il secondo volume - M - L'uomo della provvidenza - ricopre per esempio un arco temporale che va dal 1925 al 1932. Gli anni, appunto, dell'inizio del regime e della conciliazione con la Chiesa cattolica.
Intanto, cresce l'attesa per la prima visione all'estero della serie di Luca Marinelli. E il Financial Times ha già provveduto a presentarla nel migliore dei modi al pubblico: “La serie si sforza anche di mostrare come e perché Mussolini è stato in grado di sedurre milioni di persone. Non c’è bisogno di dire che un altro demagogo populista, appena tornato al potere, incombe su questa serie, anche prima che Mussolini giuri di ‘rendere di nuovo grande l’Italia'”: perché – ha concluso il Financial Times – il monito di M – Il figlio del Secolo è soprattutto sul “quanto velocemente la democrazia può essere smantellata”.