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Sanremo, scoppia la rissa Scanu-Carone prima del Festival: "Hai vinto con la mia canzone"

Roberto Tortora

Il Festival di Sanremo si avvicina e con esso tutta l’aneddotica relativa alla sua storia. Uno dei luoghi migliori in cui rievocare vecchie storie è “La Volta Buona”, il salotto RAI di Caterina Balivo. Ospiti Valerio Scanu, vincitore nel 2010 con il brano “Per Tutte Le Volte Che…”, e Pierdavide Carone, che quel brano lo scrisse e che con Scanu in passato ha avuto ruggini relative proprio al Festival. All’epoca Carone era allievo di Amici, un talent molto caro a Scanu, perché vi aveva partecipato nel 2009, classificandosi secondo alle spalle di Alessandra Amoroso. Insomma, due bei big per Maria. Nonostante la “bella penna”, Carone il leone d’oro del Festival non lo ha mai potuto nemmeno toccare. Colpa di chi? Di Scanu ovviamente, almeno secondo l’autore.

Lo stesso Carone, sempre a “La Volta Buona”, aveva raccontato: “Valerio Scanu non mi ha fatto toccare il leoncino di Sanremo. Lui ha vinto con una mia canzone, "Per tutte le volte che" l'ho scritta io”. A quel punto la Balivo, dopo settimane di prove di convincimento, è finalmente riuscita ad avere il faccia a faccia tra i due contendenti. Scanu, in ogni caso, ha risposto al cantante precisando che loro due non hanno mai litigato: “Non è vero, andai ospite ad Amici, al serale e sono entrato con il premio, mi sono avvicinato a lui e gliel’ho fatto toccare. Noi non abbiamo litigato”.

 

 

A quel punto Pierdavide Carone, allora, ricorda che aveva invitato Valerio ad un suo concerto, ma lui non è venuto. Scanu si era giustificato così: “Non sono andato al suo concerto, perché dovevo allenarmi nel ballo in latino americano”. Ah beh…. In ogni caso, con la Balivo si è parlato anche di altre polemiche passate alla storia di Sanremo, come il lancio degli spartiti dell’orchestra in segno di protesta per la bassa posizione in classifica di Malika Ayane. Era sempre il 2010 e Scanu ha rivelato che quel gesto non fu spontaneo: “Per me si vede tutto in maniera chiara, una scenetta teatrale organizzata prima, si vede che tutti ridono. Tutto un siparietto organizzato. Se fosse stata una vera protesta, dubito che si avrebbero riso tra di loro mentre lo facevano. Non è della stessa idea, però, Giovanni Ciacci, presente in quell'edizione: “Assolutamente no, io c’ero anche alle prove e quando è successo Antonella Clerici era sconvolta”.