Festival arzillo
Sanremo 2025, "è un gran casino": ecco che cosa rischia di travolgere Carlo Conti
E pensare che Carlo Conti per il suo ritorno alla direzione artistica del Festival di Sanremo si stava impegnando davvero per trasformare l’Ariston nel palco della pace: meno politica possibile nelle canzoni, nessun riferimento alle guerre e addirittura due cantanti: l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad che canteranno Imagine nella serata inaugurale.
Peccato che poi Sanremo è Sanremo e in barba agli auspici ecumenici del conduttore-direttore, tra social, podcast, chiacchiere varie in ogni angolo possibile del web, la mina del chiacchiericcio a briglie scioltissime, sia esplosa lo stesso e con un larghissimo anticipo. Sin dall’annuncio del cast e dalla serata prenatalizia del Sarà Sanremo per deflagrare nelle ultime 48 ore, quando alla prima nota del Festival mancano ancora più di dieci giorni.
I protagonisti? I rapper ma non solo loro. Il mirino puntato contro Tony Effe per i suoi testi misogini e violenti, prima polemicona pre-sanremese, non ha portato all’esclusione dell’artista romano dall’Ariston ma solo dal Capodanno del Comune di Roma al Circo Massimo. A generare il mare magnum del casino, infatti, ci ha pensato ancora una volta Fedez che, proprio la sera dell’annuncio dei titoli e delle pre-finali di Sanremo Giovani, al Teatro del Casinò, parve a tutti troppo imbambolato.
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IL VERO AMORE
A rivelarne il motivo in queste ore ci ha pensato Fabrizio Corona, secondo cui il rapper, in gara con il brano Battito, proprio la sera in cui è stato annunciato il titolo del pezzo in diretta tv, il 18 dicembre, avrebbe abusato di un farmaco che gli avrebbe fatto perdere conoscenza poco prima di entrare in scena. La colpa di tutto? La fine di quella che Corona definisce «il vero amore della vita di Fedez» tale Angelica Montini in coppia con Fedez già durante gli anni di matrimonio con la Ferragni. Chiara che, però, sempre secondo Corona, sarebbe ben altro che vittima perché impegnata anni addietro in un pesante inciucio (incredibilmente) con un altro cantante in gara a Sanremo 2025: Achille Lauro con il quale l’influencer avrebbe ammesso di essere finita addirittura a letto.
In tutto questo giringiro di voci incontrollate e chissà quanto vere, corna rappanti, l’altro rapper maledetto, Emis Killa, indagato nell’inchiesta sugli ultras milanesi, proprio l’altro ieri, ha annunciato quello che è parso a tutti un inevitabile ritiro. A dare pensiero, poi ci si è messa pure la finale di Sanremo Giovani. Reinserita per forza da Carlo Conti ma non più (come si era detto) al venerdì, bensì, notizia di ieri, spalmata tra le serate del mercoledì e del giovedì per alleggerire la già pregna serata delle cover e dei duetti, un’altra di quelle che stanno dando da fare.
E POI C’È MASINI
Ancora Fedez, infatti, come partner in crime ha scelto Marco Masini per cantare Bella stronza, scatenando non solo le allusioni di tutti sulla presunta dedica ma anche la rabbia delle femministe. A proposito di donne, è attesissimo il duetto Giorgia-Annalisa. Favoritissima ai nastri di partenza, la conduttrice di X Factor, per il suo contratto da testimonial Tim, risolto però il 15 gennaio (che è uno dei main sponsor del Festival) avrebbe rischiato l’esclusione. Mentre Annalisa, vincitrice morale del Festival dello scorso anno, pare abbia ripiegato sui duetti dopo aver rifiutato sdegnosamente la co-conduzione, disapprovando la compresenza di altri con i quali l’interprete di Sinceramente non avrebbe avuto voler avere a che fare. Chissà con chi ce l’aveva.
Siamo certi che l’obiettivo non fosse il pacioso Gerry Scotti che invece, pur agevolato dal suo editore Pier Silvio Berlusconi a co-condurre la prima serata, ha rischiato di perdere l’occasione perché una manina (forse del nipotino) aveva bloccato proprio il contatto di Carlo Conti sulla rubrica del suo cellulare. Racconto divertente ma mai quanto la disperazione di un altro co-conduttore, Cristiano Malgioglio, da qualche giorno in preda al panico per i suoi vestiti ordinati a Tokyo e vaganti per il mondo. Tanto che ieri in preda al panico ha promesso, eventualmente, di presentarsi sul palco in pigiama o in mutande. Che il Dio delle spedizioni salvi Sanremo.