Dalla strada al palco
Nek e Bianca Guaccero, record d'ascolti con gli artisti di strada su Rai 1
Canta che ti passa. Ma per strada è meglio. E ora si può finire anche in tv. Nel programma Dalla strada al palco che dopo appena due puntate, nel venerdì sera di RaiUno, con i suoi artisti di strada ha già fatto il pienone di ascolti e battuto con un uno-due da mettere ko un elefante, un gigante come Gerry Scotti e il suo format Io canto in onda su Canale 5 e dedicato in questa edizione ai concorrenti senior, i vecchietti che di solito, specie nel fine settimana, sono anche la vera cometa dell’audience.
Dalla strada al palco, invece, ha sovvertito anche questo assioma. Il programma in cui non si canta soltanto (anche se dei primi sei finalisti già tre sono canterini) piace ed è seguito molto anche dai giovani (uomini tra i 15 e i 24 anni e donne tra i 25 e i 34) che sono oltre la metà di quei 3 milioni e 29mila spettatori (pari a un 20% di share) che ieri l’altro hanno scelto di seguire lo show dei talenti da marciapiede. Dalla strada al palco, prodotto da Stand by me in collaborazione con la Rai e nato da un’idea di Carlo Conti.
Leggi anche: Nek e Bianca Guaccero, accoppiata vincente
Una trovata fresca, brillante, italiana ma capace di varcare anche i confini. Parliamo di una trasmissione partita dal basso. Per ben tre edizioni rimasta a “sperimentare” su RaiDue, fino all’upgrade di quest’anno che l’ha vista salire su RaiUno e prendersi pure la total audience. Dalla sua c’è la forza dello spettacolo per lo spettacolo. È un talent, infatti, con molti talenti veri e nessuna promessa. Perché tutti i ragazzi e le ragazze, più o meno giovani che passano di là, un palco ce l’hanno già. E nella maggior parte dei casi non lo vogliono lasciare perché per la gran parte di essi ha rappresentato una scelta di libertà. Fuori dagli schemi e senza paura. Come chi ha il fegato di scendere in piazza, imbracciare una chitarra, calzare dei pattini o un costume di scena e mettersi a dare spettacolo. O forse sarebbe meglio dire: essere spettacolo. Perché in gioco per quasi ognuno di questi concorrenti ci sono la loro stessa vita, le aspirazioni, i desideri, i legami, spesso non facili, con le famiglie e con chi non capisce come si possa preferire un marciapiede a un posto fisso. È il mistero dell’arte. Sarà per questo, la capacità di sorprendere, che a risultare stra-vincente è anche il timoniere scelto per portare i concorrenti dalla strada al palco. Una specie di Peter Pan senza ali ma dagli occhi magnetici. Così si diventa Nek, al secolo Filippo Neviani. Uno che, come presentatore, non te lo saresti nemmeno più di tanto aspettato. Perché non ha dalla sua la geniale follia di un Morgan o il carisma un po’ punk e scorretto di un Ruggeri né i modi guasconi di un Gabbani.
Ma invece ha il piglio – e ci prende in pieno – del vero conduttore di varietà. Uno che, guarda là, si potrebbe paragonare a un Mario Riva o a un Enzo Tortora, presentatori di professione o a un Walter Chiari, prestato fantasticamente alla televisione fino al punto di farla sua. Nek che quest’anno ha a fianco a sé una regina come Bianca Guaccero.
Anche lei duttile e poliedrica, capace di passare da vent’anni di set come attrice a una stagione da ballerina, trionfando a Ballando con le stelle. Pronta a fare da accogliente madrina degli artisti di strada prima di arrivare a Sanremo, giusto quattro giorni dopo quella che sarà l’ultima puntata per Dalla strada al palco che venerdì 7 febbraio proclamerà il vincitore di una gara senza troppa tensione né paura di essere giudicati da giudici che, del resto, sono “passanti importanti” come Biagio Izzo, Al Bano, Gabriele Cirilli, Valentina Persia e Massimiliano Gallo. Quelli passati finora.
Tutto il resto sono le performance che iniziano e finiscono per il puro gusto regalare quella leggerezza che il pubblico cerca più di ogni altra cosa e in qualche occasione, riesce a trovare, godendosela tutta. Ogni benedetto venerdì sera.