Effetto-vintage

Ufo Robot batte Cesare Cremonini: gli effetti del successo in tv di Goldrake

Luca Beatrice

È proprio Goldrake-mania e non siamo nel 1978! Il successo dei tredici nuovi episodi trasmessi dalla Rai (gli ultimi cinque in onda domenica) sta trainando un vero e proprio revival che interessa anche la musica. Nella classifica dei vinili più venduti su Amazon da giorni oscilla tra il primo e il terzo posto la ristampa di Atlas Ufo Robot, contenente le versioni italiane delle sigle dei cartoni animati giapponesi, già in classifica tra i singoli di quell’anno, riproposte in un album con audio completamente rimasterizzato. Nove brani composti da Ares Tavolazzi, Eliade Bandini, Luigi Albertelli e Vince Tempera, riuniti sotto il nome Actarus. In due canzoni, Riegel e Procton, entra la voce di Fabio Concato prima del successo da cantautore che giungerà negli anni ’80.

EFFETTO VINTAGE
La grafica di questa ristampa è l’esatta copia del vinile uscito per la prima volta nel 1978, che contiene un poster e il pictur disc Color Ice Translucent (azzurrino ghiaccio), già oggetto da collezione. Goldrake nel primo mese dell’anno sta vendendo più di Cesare Cremonini, Tony Boy e Marracash, batte insomma le novità del mercato discografico, il che dimostra ancora una volta come l’effetto vintage funzioni molto di più delle fresche uscite che i consumatori preferiscono ascoltare su Spotify prima di decidere, eventualmente o forse meglio dire raramente, per l’acquisto. Quando si chiama in causa il passato scatta un altro sottile meccanismo, la storia si fa garanzia, l’LP è un lascito novecentesco di ineguagliata eleganza che suona su apparecchi altrettanto stilosi a richiamare il modernismo, conservati in una busta quadrata di trenta centimetri di lato dove le illustrazioni si esaltavano in uno spazio sufficiente come una piccola opera d’arte, non come ora, un quadratino piccolo sullo schermo del telefono destinato a passare inosservato.

 

 

Il sorprendente ma non imprevisto successo di Ufo Robot ha riproposto all’attenzione della scena musicale italiana la figura di Vince Tempera, compositore, direttore d’orchestra e autore di hit che in molti allora liquidarono come commerciali e invece sono entrate a far parte della colonna sonora della nostra gioventù: Ape Maia, Capitan Harlock, Daitan III, Anna dai capelli rossi, Na-no Na-no (ovvero Mork & Mindy). La “riscoperta” pare abbia indotto la Warner a ripubblicare a breve i maggiori successi e le colonne sonore di Vince Tempera, peraltro “adorato” da Quentin Tarantino che usò un suo brano da Sette note in nero di Lucio Fulci in Kill Bill vol. 1. Non va dimenticato che Vince Tempera ha arrangiato persino un album di Francesco Guccini, L’isola non trovata, per cui nell’eterna diatriba tra canzone d’autore e musica commerciale restiamo convinti, e questa è l’ennesima dimostrazione, trattarsi di due aspetti complementari dello stesso universo.
QUANTO VALE Un’altra motivazione che spinge i fan di Goldrake a comprare in massa la nuova versione dell’album è meramente speculativa. I dischi restano addirittura incellofanati, ben conservati nelle buse, in attesa di essere rivenduti quando saranno esauriti al doppio o al triplo del loro prezzo. Al momento il vinile di Atlas Ufo Robot costa 28 euro, presto potrebbe valere ben di più.

Però diversi fan della prima ora, chi era rimasto incollato alla tv nel 1978 (e molte erano ancora in bianco e nero), hanno espresso qualche riserva sulla nuova edizione del cartoon. Poche battaglie, troppi dialoghi soporiferi, mancanza di ritmo: anche Tempera la pensa così. La produzione araba, peraltro, ha imposto una colonna sonora nuova, in stile KPop. Zero appeal rispetto al leggendario «Si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole. Tra le stelle sprinta e va. Mangia libri di cibernetica, insalate di matematica e a giocar su Marte va. Lui respira dell'aria cosmica, è un miracolo di elettronica ma un cuore umano ha». Poesia di fine secolo XX.