La conduttrice radiofonica

Ema Stokholma, "preferisco la cicatrice, ma è un dolore enorme": cosa rivela sui tatuaggi

"Non riesco più a conviverci. Preferisco la cicatrice. Toglierli però è un dolore enorme, così rimando": Ema Stokholma lo ha detto a proposito dei suoi tatuaggi parlando in un'intervista a La Stampa. In particolare, ha spiegato che "erano un modo per riappropriarmi del mio corpo e affermare la mia libertà: prima da una madre controllante, poi dal lavoro di modella che non era mio. Diventata dj, ne ho preso finalmente possesso dipingendoci sopra. Ora faccio ciò che voglio e non mi servono più". La conduttrice radiofonica, inoltre, ha rivelato di sentirsi davvero libera: "Libera perché ho lasciato alle spalle certa 'zavorra'. Libera perché non dipendo più da nessuno, consapevole della fortuna di vivere in questo Paese facendo le cose che faccio (e che amo). E libera anche nei pensieri, mai giudicante: il giudizio è una gabbia".

Dunque, il peso del passato e delle violenze subite da bambina è lontano. Un grande passo in avanti fatto anche grazie alla psicoterapia: "Sono in analisi da anni - ha detto -. Quel passato l’ho lasciato alle spalle: non sono più arrabbiata, ho ricostruito l’autostima, mi sento felice. Prima non era così: certo, a momenti ero felice, ma poi ripiombavo in un dolore e una sofferenza profondi e irragionevoli". E ancora: "L’analisi mi ha fatto maturare e dato gli strumenti per capire quella negatività e neutralizzarla almeno al 90%. Poi c’è Andrea Delogu, la mia più grande amica: con lei mi sfogo, piango, mi dispero. E supero".

 

 

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A 41 anni, insomma, la Stokholma si è detta "felice, libera e felicemente sola". Infine, ha chiosato: "Il 2024 è stato un anno bellissimo. I miei 40 sono stati bellissimi. Per la prima volta in vita mia, ho perfino fatto l’Albero di Natale. Mi sento bene, felice, positiva e libera".