Sanremo

Carlo Conti non ha pace: Tony Effe e il ricorso al Tar, cosa sta per succedere

Daniele Priori

Carlo Conti ha fatto 30 e farà pure 31. Da leggere alla voce concorrenti big. L’annuncio che non ti aspetti. Il brano arrivato in extremis di una coppia inedita «alla quale non ho proprio potuto dire di no» che però sarà svelata solo stasera. Clamoroso al Casinò. Basta una battuta del direttore artistico a trasformare Sanremo (già da ora) in un surrogato di Scherzi a parte. Coi giornalisti intervenuti alla conferenza stampa di presentazione di Sarà Sanremo, prima serata RaiUno in onda stasera, che in un istante vanno in una tale fibrillazione capace quasi di far saltare ogni connessione con la realtà reale.

E sì che di temi e di grane da sciogliere ce ne sono. Anzitutto quel giudizio pendente del Tar sull’organizzazione e la trasmissione delle prossime edizioni del Festival della Canzone italiana che, dal 2026 in poi, dovrà andare a gara. Sono tutti contrari ma per ora la sentenza è lì.

 

 

 

 

LEGALI AL LAVORO

Con il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager che fa sapere nel contempo di aver già messo in moto il gruppo di lavoro deputato a preparare il bando per la manifestazione d’interesse «visto che già entro l’estate si dovrà assegnare l’edizione 2026» precisando però con più convinzione di aver contestualmente incaricato i legali del Comune a preparare il ricorso in Consiglio di Stato. Stessa procedura d’impugnazione decisa dalla Rai e confermata dal direttore Intrattenimento Prime Time, Marcello Cianna mea.

Ma alla platea di cronisti interessa poco. Quasi meno dell’interesse che suscitano le otto giovanissime ugole (Angelica Bove, Alex Wyse, Mew, Selmi, Settembre, Vale Lp e Lil Jolie, Maria Tomba e Etra) messe lì in prima fila in quan to veri protagonisti della serata di oggi, antipasto sanremese di fine anno ripristinato proprio da Conti. Anteprima (con tanto di presentazione dei titoli e dei temi dei brani) che vedrà presenti anche i 30 concorrenti big in gara. «Ma quindi i 31esimi non sono i Jalisse?», chiedono i cronisti. «No, ma loro in qualche modo ci saranno perché sono citati in un brano in gara», svela Conti che se la ride sotto i baffi per il suo riuscitissimo scherzo. Soddisfazione almeno pari a quella che Carlo riserva alla riforma del rilevamento dell’audience che dal 29 dicembre sarà totale, quindi imparagonabile con le ultraseguite edizioni di Amadeus. Conti, di fatto, ballerà da solo. O al massimo duetterà con Tony Effe «che si è impossessato anche di me» se la ride Carlo. Il rapper è infatti di nuovo nell’occhio del ciclone dopo l’invito (e poi la cacciata) dal palco di Capodanno del Comune di Roma. Scelta che non tange minimamente la Rai sanremese.

Tony sarà in gara «con un testo che (addirittura) spiazzerà tutti», garantiscono Conti e Ciannamea. «Il mio compito è selezionare canzoni e ognuna di queste è meritevole di essere cantata su quel palco», chiosa il direttore artistico.

 

 

 

IL DUETTO MISTERIOSO

Tutto il resto è ordinaria amministrazione. Con la serata, odierna che è di fatto una pre-finale di Sanremo Giovani al termine della quale, stanotte, conosceremo i fab four giunti fino in fondo al neonato talent Rai per le nuove proposte che saliranno sul palco dell’Ariston a febbraio, nella finalissima delle nuove proposte la sera di San Valentino. Nuove ma in realtà non nuovissime. Più della metà degli otto pre-finalisti sono stati infatti già visti in tv, in altri talent. Ma è l’evoluzione. «Il modo di oggi di fare gavetta», spiegano all’unisono il direttore artistico Conti e Alessandro Cattelan che dopo aver condotto tutte le puntate di Sanremo Giovani, stasera co-condurrà Sarà Sanremo a fianco a Conti, come la finalissima di febbraio.

Mentre nel corso della settimana festivaliera sarà al timone del DopoFestival dal quale pure ci sarà da aspettarci sorprese. La prima potrebbe essere l’arrivo al fianco dell’ex presentatore di X Factor, di Selvaggia Lucarelli. Quanto ai fantomatici 31esimi in gara dovrebbero essere Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani in uscita con il film Io e te dobbiamo parlare. E chissà se stasera canteranno pure.