Fragile
Belve, Teo Mammucari: "Avevo troppa paura di quella domanda", cosa c'è dietro la fuga
"Sì, è vero, sono stato io a chiedere di andare, ma l’ho fatto con una richiesta precisa". Teo Mammuccari, dopo la clamorosa piazzata a Belve, su Rai 2, con l'intervista con Francesca Fagnani durata appena 10 minuti prima dell'uscita di studio, parla per la prima volta intervistato da Massimo Galanto a Rtl 102.5.
La richiesta fatta, spiega il presentatore romano, era "che Francesca non parlasse dei miei familiari. La mia intenzione era e rimane quella di proteggere le persone che amo, rispettando la loro privacy. Capisco che in un contesto televisivo, dove la visibilità è alta e le dinamiche possono essere complicate, certe scelte possano sembrare improvvise o difficili da comprendere. Ma alla base di tutto c’è una volontà di difendere ciò che per me è sacro: la mia famiglia e la mia vita privata".
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"Sono consapevole che, come personaggio pubblico, ci sono aspettative e pressioni, ma la mia umanità viene prima di ogni cosa. Inizialmente, Francesca aveva rifiutato la mia richiesta, e io l’ho rispettata. Tuttavia, dopo una settimana, mi ha richiamato, dicendo che le sarebbe piaciuto avermi come ospite e che avrebbe evitato di trattare l’argomento familiare. È stata molto gentile e professionale, sia al telefono che nei momenti precedenti l’ingresso in studio. Ma una volta iniziato il programma, il suo cambiamento di ruolo da donna a conduttrice mi ha creato un certo disagio". Un aspetto, questo, che lo stesso Mammuccari in un crescendo di tensione ha espresso anche davanti alle telecamere, con la Fagnani che ha ribattuto colpo su colpo.
"Avevo paura che, nonostante l’accordo, l’argomento delicato della famiglia potesse essere sollevato, e per me quella sarebbe stata una situazione emotivamente difficile - prosegue Mammuccari -. A Ballando ho raccontato una parte del mio percorso con grande fatica, e quando mi sono trovato sopraffatto dal disagio, ho preferito chiedere scusa al pubblico e lasciare lo studio, facendo presente quanto fosse forte il mio malessere in quel momento. Probabilmente, Francesca non avrebbe mai affrontato quella tematica, ma la paura era troppo forte. Sono consapevole che, da un punto di vista professionale, avrei dovuto gestire la situazione diversamente. Ma sono prima di tutto una persona con le sue fragilità e, in quel contesto, ho sentito di dover proteggere la mia privacy e difendere la mia famiglia".
"Ho sbagliato nel scegliere quel momento per partecipare a quel programma, ma ho cercato di fare ciò che mi sembrava giusto, nonostante le difficoltà. Francesca ha fatto bene il suo lavoro e io ho preso una decisione che, purtroppo, si è rivelata non adatta al contesto - ammette ancora l'ex conduttore di Libero e Le Iene -. Sono un artista, un presentatore, un ‘mattatore’, ma prima di tutto sono umano, con le mie fragilità. E mettere la famiglia al primo posto è una scelta che sento profondamente, indipendentemente dalle circostanze".