Grosse sorprese
Paolo Bonolis ad Atreju, "guardate cosa succede in Romania": le parole che spiazzano tutti
Due ospiti "particolari" infiammano la domenica di Atreju, la tradizionale festa di Fratelli d'Italia organizzata al Circo Massimo a Roma. Sul palco, insieme a Pietrangelo Buttafuoco, ecco sedersi Paolo Bonolis e Fausto Bertinotti, per regalare ai presenti aneddoti divertenti e punti di vista "spiazzanti".
"La tecnologia sta contribuendo a far perdere tutte quelle competenze che abbiamo accumulato in migliaia di anni. Chi produce intelligenza artificiale verrà utilizzata per fare soldi ma fai soldi solo se offri il prodotto a tutti, ma a quel punto non sai più cosa è reale e cosa non lo è. E quello che è successo in Romania ne è una dimostrazione", sono le parole del conduttore Mediaset, che guarda oltre i confini della televisione e dell'Italia.
"Distinguere il bene dal male non è facile. I confini del mondo sono stati disegnati dal potere, quindi noi ci posizioniamo dove siamo più comodi, o almeno dove ci illudiamo di esserlo. Nel mondo bidimensionale - quello degli smartphone - noi ci stiamo comodamente e senza fatica. Ma tutto quello che non costa fatica, perde di importanza, e quindi di valore", aggiunge.
Quindi Bonolis ricorda il suo rapporto con Silvio Berlusconi: "Ero a cena a Palazzo Grazioli, mangiando il solito risotto tricolore. A un certo punto mi dice: 'ho avuto un'idea geniale. Lei sarà il prossimo portavoce di Forze Italia'. Gli risposi che neanche l'avevo votato, come mai avrei potuto fargli da portavoce". Impossibile non sorridere, anche perché Bonolis imita alla perfezione la voce del Cavaliere.
Anche Bertinotti ha incuriosito il popolo dei meloniani, offrendo uno sguardo da sinistra (estrema) sull'attualità. "Vincono i cattivi, non i buoni, e per di più a volte i cattivi vincono in maniera scandalosa. Al punto che ci può essere un signore che guadagna sempre più tanto più produce danni. Vogliamo parlare di Stellantis? - entra nel dettaglio l'ex leader di Rifondazione comunista, sicuramente molto più duro con John Elkann e l'ormai ex ad Carlos Tavares che il Pd di Elly Schlein o la Cgil di Maurizio Landini -. Di una azienda che negli anni non ha fatto altro che ridurre stabilimenti, lavoratori, producendo però ricchezza per gli azionisti e i suoi leader. I cattivi si mimetizzano al punto di apparire l'ordine naturale delle cose", come se "quello che ti viene presentato è senza alternative".