Simone Cristicchi, la confessione: "La scorta per tre anni", ecco il risultato dell'odio di sinistra

Simone Cristicchi non usa giri di parole: è finito sotto scorta per l'odio di sinistra dopo il suo spettacolo Magazzino 18 sulla tragedia delle Foibe. "Ho avuto la scorta in teatro per tre anni e mezzo”, racconta il cantautore ai microfoni di Radio Cusano Campus, che quest’anno torna al Festival di Sanremo dopo cinque anni di assenza.

"Sono un disertore che non ha bisogno di disertare. Mi reputo una scheggia impazzita sia della musica che del teatro e ho sempre trovato un grande affetto da parte del pubblico per questa mia coerenza, credo che ognuno faccia sempre scelte secondo coscienza. Mi viene in mente lo spettacolo “Magazzino 18″ per cui sono stato molto criticato da una certa sinistra, anzi mi sono inimicato tutta una parte politica, ma non mi è interessato granché perché a me premeva raccontare la storia del confine orientale, la tragedia delle foibe e l’esodo cristiano dalmata e questo è stato un prezzo che ho pagato a livello politico".

E ancora: "Ci tengo a dire che all’interno della sinistra ci sono personaggi che mi hanno difeso, primo tra tutti Michele Serra, che mi dedicò addirittura un’Amaca su Repubblica, un pensiero bellissimo che ha avuto sulla libertà di espressione, di pensiero dell’arte in generale, quindi non è tutto di un colore o di un altro, ci sono anche le sfumature e al di là di questo io mi sono sempre sentito un libero pensatore", ha concluso.