Top model
Fernanda Lessa: "Alcol e droghe, quanto spendevo al giorno per farmi". Cifra-choc
"Ho seguito l’andazzo. Negli anni Novanta il mondo della moda era piuttosto vizioso: 'pippavano' in molte, anche di più. Era un modo per non mangiare e dimagrire": Fernanda Lessa, classe 1977, brasiliana di Rio de Janeiro e una delle top model più famose al mondo, si è confessata in un'intervista al Corriere della Sera. "Durante la settimana lavoravo moltissimo - ha raccontato -. Nel weekend mi sfondavo di alcol e droghe. Mi aiutavano a non sentire la solitudine, ad alleggerire il fardello dei miei problemi. Tra il 2000 e il 2008 sono arrivata a spendere anche mille euro al giorno per farmi. Mentre l’alcol non bastava mai. Una combo devastante".
Lessa, che per anni ha sfilato sulle passerelle di New York, Milano e Parigi, è stata spesso sulle copertine dei più importanti magazine di moda, da Vogue a Marie Claire. A un certo punto, poi, di lei si sono perse le tracce. Oggi, come lei stessa ha raccontato, vive in Portogallo, dove sta tentando la strada di attrice. Dopo aver toccato il fondo con alcol e droghe, ha proseguito la top model, "mi sono decisa a chiedere aiuto: ero troppo sola, dovevo prendere in mano la mia vita e svoltare. Il supporto psicologico in questi casi è fondamentale perché non soltanto ti aiuta a rialzarti, ma ti dà consapevolezza. Pian piano mi sono affidata al SerT, il Servizio per le Tossicodipendenze dedicato alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle persone che, come me, hanno, tra gli altri, problemi conseguenti all’abuso di uso di sostanze e alcol".
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Oggi, comunque, le cose vanno molto meglio. "Ho ripreso la mia vita - ha rivelato -. Ne ho passate tante, ma sono fiera dei traguardi raggiunti. Sono persino diventata salutista". A tal proposito ha spiegato che per lei "il cibo è un dono del cielo. Sono grata per ogni boccone che mangio, cerco di assaporarlo con lentezza coinvolgendo tutti i sensi. È il piacere dell’appagamento. A tavola metto tutto. In un periodo storico in cui i disturbi del comportamento alimentare, bulimia e anoressia sono dilaganti, soprattutto tra i giovani, noi genitori abbiamo il dovere di educare al buon cibo, alla buona tavola, al convivio".
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