Il cantante
Ligabue, concerto annullato e fan infuriati: "Si deve aver rispetto"
Ligabue è stato costretto ad annullare il suo concerto a Bologna per via di un'influenza. Non tutti i suoi fan, però, avrebbero preso bene la notizia perché la sospensione dello spettacolo è avvenuta a pochi minuti dall'inizio. Il cantante era atteso all'EuropAuditorium di Bologna, quindicesima tappa del suo tour autunnale nei teatri d'Italia. Poi la decisione inevitabile di cancellare il concerto, tappa del tour "Ligabue in teatro - Dedicato a noi", iniziato il 5 ottobre scorso e in programma fino a fine novembre in altri teatri italiani.
La comunicazione del rinvio è arrivata attraverso i canali social di Ligabue, generando subito delusione e malumore tra i suoi sostenitori, che lo aspettavano fuori dal teatro bolognese. "A causa di uno stato influenzale improvviso che ha colpito Luciano, il concerto previsto stasera al teatro EuropAuditorium di Bologna è rimandato. A brevissimo verrà comunicata la data di recupero. Tutti i biglietti acquistati resteranno validi per la nuova data", ha scritto lo staff dell'artista sui profili Facebook e Instagram di Luciano.
A consolare i presenti ci hanno pensato alcuni componenti della band di Ligabue, primo tra tutti il chitarrista Federico Poggipollini, che si è fermato fuori dall'ingresso per scattare foto e firmare autografi con alcuni fan, come si vede in un filmato finito sul web. In ogni caso, c'è chi ha voluto esprimere il suo disappunto sui social per l'avviso del rinvio dell'evento arrivato così in ritardo. "Magari la prossima volta si potrebbe avvisare un po' prima? Permessi di lavoro, km di coda, benzina, autostrada, hotel… siamo noi che siamo sbagliati? Non credo. Può capitare un imprevisto ma si deve aver rispetto degli altri e avvisare per tempo", ha scritto una fan sotto al post di Ligabue.
A scatenare alcuni fan anche le modalità di comunicazione del rinvio: "Meravigliosi questi modi di comunicare. Non una mail, non un messaggio. No, un post su Instagram visto per caso dopo aver pagato una camera d'albergo, parcheggio, pensione per il cane e dopo aver preso permessi di lavoro. Uno vorrebbe pure evitare di incazzarsi, ma credo che a questo punto sia veramente inevitabile".