Cinema

In sala c'è il film su Berlinguer: eccitazione totale dei compagni

La sinistra perde le elezioni, esce dalla porta ma riesce sempre a rientrare da qualche finestra illustre. Una di queste è certamente la Festa del Cinema di Roma, giunta alla 19esima edizione e inaugurata ieri con la proiezione del nuovo film del regista Andrea Segre, Berlinguer. La grande ambizione. Praticamente una chiamata a raccolta per il popolo della sinistra che, per la via breve e immaginifica offerta dalla riduzione cinematografica, prova a ritrovare l’unità e l’identità perduta. Lo sa bene la segretaria dem, Elly Schlein, assente alla prima di ieri per impegni a Bruxelles ma comunque attentissima all’evento, salutato con la solennità che si deve a un appuntamento di chiara portata politica legato al ricordo «di una figura straordinaria alla quale siamo molto legati». Certo, a Berlinguer toccò in sorte il dialogo con un gigante come lo statista Dc, Aldo Moro (interpretato nel film da Roberto Citran), la povera Elly, invece, deve accontentarsi di Conte e Renzi ma del resto è proprio il barbuto regista Segre (...)

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