La polemica

Il Volo "una parodia"? "Rabbia e invidia, niente di pù triste": insulti contro Katia Ricciarelli

"Una parodia di tenori". Le parole durissime di Katia Ricciarelli su Il Volo, attraverso le pagine del Corriere della Sera, come prevedibile scatenano un diluvio di reazioni sui social, non tutte (va detto) educate e civili. Anche perché la soprano, ex moglie di Pippo Baudo poco incline alla galanteria, se l'è presa anche con Elodie e Annalisa. Apriti cielo.

"Non le ascolto, non ho il tempo. E poi queste di oggi faccio fatica a distinguerle. Adoro Zucchero, Renato Zero, le voci scure che mi arrivano al cuore. Come Cocciante e Loredana Bertè, Iva Zanicchi, Gianna Nannini". "Per favore non me ne faccia parlare", ha poi risposto laconicamente riguardo a Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble.

 

 

 

"La vecchiaia porta stronz***e e acidità - srive un utente -. E comunque dire che Il Volo è una parodia e che Annalisa e Elodie non sono riconoscibili beh... Una visita dall'otorino sciura Ricciarelli? Chiedo per un'amica". "Rabbia e invidia della Ricciarelli per il trio Il Volo, lei non ha più voce e anziana ed è diventata cattiva. Vorrebbe annientare questi ragazzi, incredibile esistono queste persone frustrate vergogna vergogna vergogna!!!!", "Detto da una che sono anni che STONA ovunque e comunque, mi pare un'eresia!", "Non trovo niente di più triste di una vecchia gloria che critica chi è più giovane di lei"

 

 

 

Ma c'è anche chi difende il giudizio della Ricciarelli: "Che bello scoprire tanti “esperti” di voci liriche su Twitter, utenti che attaccano la Ricciarelli perché ha osato definire i ragazzi del Volo tenori da parodia. Ma questi tuttologi sono mai stati a teatro, conoscono le voci liriche, sanno distinguere uno bravo da uno scarso?", "Ricciarelli soprano Conservatorio ha cantato tutte le opere su i palchi di tutto il mondo, è ovvio che nn consideri il gruppo de Il Volo, loro sono cantanti nn paragonabili al suo tipo di carriera; hanno semplicemente fatto altro. Non capisco dove sia la notizia e lo stupore creatosi".