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Alba Parietti, l'elogio di Luca Zaia: "Uno dei pochi politici che stimo"

Mai banale, Alba Parietti. Nella vita, nel lavoro e anche nel pensiero. Da sempre "donna del popolo", simpatizzante di sinistra, cresciuta nella Torino operaia e circondata spesso da tanti intellettuali progressisti, come il filosofo ed ex compagno Stefano Bonaga in testa, la splendida showgirl 63enne in una lunga intervista al Corriere della Sera spiazza i lettori come solo lei sa fare. E ne esce un imprevedibile elogio per Luca Zaia, il governatore leghista del Veneto.

Negli ultimi giorni è finita ingiustamente nel tritacarne social per colpa di una foto, in cui viene ritratta al telefono durante la sfilata in costume per la Disfida di Barletta, di cui era ospite d'eccezione. Apriti cielo: lei se l'è presa per gli insulti e ha risposto rivelando che in quel preciso istante era sì al telefono, ma per parlare con il suo ex Maurizio Salvadori, il padre del pilota Luca Salvadori morto poche ore prima. "Una giornata per me dolorosissima. È imbarazzante che io debba giustificarmi e raccontare il mio dolore", replica ora Alba. C'è chi ha chiesto addirittura la riconsegna del suo cachet in segno di scusa: "Non credevo fosse così grave fare una telefonata di pochi minuti e ho già chiesto scusa. Il corteo dura quattro ore, si tratta di 8 km da percorrere a piedi. Ho sorriso a tutti, ho abbracciato persone, ho cercato di accontentare il pubblico che era entusiasta. In un momento di pausa ho fatto una telefonata". Il cachet "lo posso anche restituire a patto che tutti i politici che usano un minuto il cellulare durante le loro funzioni pubbliche restituiscano lo stipendio. Ormai la politica è diventata una barzelletta. L’unico scopo è denigrare l’avversario". 

 

 

 

"Una vergogna - prosegue la Parietti -. Tanti anni fai rifiutai 9 miliardi di lire da Berlusconi per essere libera politicamente, oggi ufficialmente per me la politica non esiste più, i partiti neppure. Esistono solo le persone per bene". E qui ci si collega al tema del destra-sinistra. 

 

 

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"Non ho più una visione politica, nessuno mi rappresenta come io vorrei. La mia figura era Enrico Berlinguer, il vero politico. È commovente nel suo ultimo discorso". In questi anni di caduta dei tradizionali punti di riferimento, di politica "fluida" "mi sono sforzata. Uno dei politici che stimo di più oggi è Zaia, che parla di fine vita come uno di sinistra. Oggi si ragiona solo in termini di cosa mi conviene e si vive solo sperando che l’avversario faccia un errore".