Polemica social
Alba Parietti, valanga di insulti per questa foto: "Ero devastata", come zittisce gli incivili
"Si, ho usato il telefono". Inizia così il lungo sfogo che Alba Parietti ha affidato ai social in merito alla (vergognosa) bufera che l'ha coinvolta dopo che la soubrette è stata immortalata al telefono al corteo della Disfida a Barletta. Polemica per cui c'è stata persino un'interrogazione in consiglio comunale.
Gli utenti sui social si sono scatenati come dei pazzi senza però sapere i reali motivi che hanno spinto Alba a fare quella chiamata. Il corteo "e’ iniziato verso le 19 e 30 e terminato verso mezzanotte. Abbiamo attraversato la città a piedi per circa 8 km senza carrozza, con migliaia e miglia di persone felici. Ho stretto mani e abbracciato quasi tutti i disabili, anziani seduti, bambini, segnalatimi lungo il percorso di persone educatissime affettuose, salutato gente, sorriso tutta la sera, senza mai fare trapelare il mio stato d’animo, esattamente come un’artista fa, conoscendo la legge dello spettacolo", racconta Parietti.
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"Poi dopo ore di corteo ad un certo punto ci siamo fermati e ho chiesto il telefono in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene. Ne avevo bisogno perché quel giorno, la mattina mi era stata comunicata improvvisamente, la morte di una persona a me molto cara ( che conoscevo fin da bambino ) a cui volevo bene, ero devastata". La persona di cui parla Alba Parietti è il giovane motociclista Luca Salvadori, figlio di Massimo, suo ex compagno. "Avrei voluto solo stare chiusa in camera a piangere. A fatica sono riuscita, come tutti i miei colleghi e persone presenti sapevano a stare in piedi vestirmi. Ero a pezzi e nonostante i giorni passati lo sono ancora". Nessuna superficialità dunque, ma solo tanto dolore per la perdita di una persona cara.
"Il rispetto per il mio lavoro e l’importanza del mio ruolo nella manifestazione mi ha dato la forza", ha spiegato ancora il volto tv. Parietti ha poi raccontato di non sapere alcune regole: "Non sapevo che non avrei potuto usare il telefono, l’ho fatto per pochissimi minuti dopo ore e ore di corteo quando eravamo fermi, ma di questo chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno". Della tragedia era stato infatti informato anche "l’assessore Cilli che ammiro, era alle prove e sapeva delle circostanze tragiche che non abbiamo reso note, per non tediare la manifestazione e io sono rimasta per amore della gente e del mio lavoro, questa e’ la legge dello spettacolo. Show must go on. La verità e’ solo questa. Sono un essere umano ho avuto bisogno di conforto, ma so di avere messo quella sera tutta la mia professionalità e forza per farla al meglio".