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Addio Luca Giurato, "al mio posto presero Dario Argento": la frase sui "comunisti" che pagò carissima

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Giornalista, conduttore televisivo e re delle gaffe, Luca Giurato, che si è spento improvvisamente oggi all'età di 84 anni, ha avuto una carriera piena di soddisfazioni. Entrò nel mondo del giornalismo nei primi anni '60, a soli 20 anni. I suoi primi articoli furono realizzati per Paese Sera, dove lavorava come vice critico cinematografico. In quella redazione andò tutto bene fino a un momento ben preciso, cioè quando "recensendo 'Un giorno da leoni' di Nanni Loy, scrissi che la Resistenza è stata patrimonio anche dei cattolici, non solo dei comunisti. Al mio posto presero Dario Argento", raccontò lo stesso Giurato in un'intervista. 

A quel punto passò alla cronaca nera e diventò professionista nel 1965. “Fui tanto apprezzato che mi venne offerto di collaborare al supplemento Libri di quel meraviglioso giornale che, come tutti i giornali della sera, sono morti uccisi dalla televisione”, aveva rivelato in una delle sue ultime interviste. Poco dopo l'approdo a La Stampa prima come inviato speciale e poi come notista politico. Nel 1986 entrò nella tv di Stato, incoraggiato anche dall'avvocato Gianni Agnelli, proprietario del quotidiano torinese, che gli disse: “Senta, facciamo una cosa: se si trova bene, auguri. Se non si trova bene, torni quando vuole”. 

 

 

 

Alla carta stampata, però, Giurato non ci tornò: nel 1990 diventò vicedirettore del Tg1. Tre anni dopo arrivò ad affiancare Mara Venier nella conduzione di Domenica In. Dopo una sola stagione, passò a Unomattina, conducendone ben dieci edizioni, dal 1994 al 2008, e consacrandosi come il conduttore più longevo della trasmissione. Fu proprio quello, tra l'altro, lo spazio in cui vennero fuori maggiormente le sue indimenticabili gaffe. “Nella rassegna notturna dei giornali inventata da Vespa - raccontò lui in un'intervista - parlando col vicedirettore del Corriere della Sera, credo fosse Giulio Anselmi, mi scappò un Corriere della Sorca. E non me ne accorsi".

 

 

 

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