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Freddie Mercury, libero e trasgressivo senza lezioni di inclusione: buon compleanno!
Sembra perfino impossibile pensarlo, pare uno scherzo o forse un inganno dell’intelligenza artificiale, come certe foto perfettamente contraffatte: non ci si crede, ma se Freddie Mercury fosse vivo, proprio oggi compirebbe 78 anni. Impensabile, vero? «Muore giovane chi è caro agli dei», decretarono i lirici greci: e così per noi Freddie resta eternamente nel pieno delle forze, padrone del palco, dominatore degli stadi, detentore di un talento assoluto e di una volontà tenace, oltre che scalatore capace di arrampicarsi con la voce su su fino a note impossibili, regolarmente raggiunte e restituite con potenza e precisione senza paragoni.
ISTINTO LIBERTARIO
Cosa farebbe, cosa direbbe oggi? Questo non possiamo saperlo, e anzi sarebbe disonesto prestargli pensieri non suoi, o coinvolgerlo in dibattiti che non ha fatto in tempo a conoscere. In compenso, però, sappiamo cosa disse e cosa fece, e soprattutto cosa non disse e cosa non fece. Il suo meraviglioso istinto libertario - come per altri versi quello di David Bowie - rimase sempre non irreggimentabile, non strumentalizzabile. Freddie ha insegnato e incarnato le meraviglie della libertà e pure il fascino della trasgressione; ha sperimentato un’attitudine alla metamorfosi, a un cambiamento incessante e virtuoso, non per perdere se stesso ma per cercare e trovare fino in fondo la propria identità. (...)