Sfogo
Alessandro Gassmann, terrore green: "Salta tutto", si va per avvocati?
Anche Alessandro Gassmann sembra essere rimasto fregato dalle politiche green a tutti i costi. Da anni ormai la grande industria dell'arredamento spinge per le soluzioni hi-tech in cucina, con l'ultra-moderna (e costosa, per la verità) induzione elettrica al posto dei vetusti fornelli a gas. I vantaggi sul piano del risparmio energetico sono notevoli (c'è anche chi potrebbe addirittura rinunciare alla utenza del gas tout-court) ma il rovescio della medaglia è qualche inconveniente tecnologico.
Su X, ecco arrivare lo sfogo dell'attore romano, sempre molto attivo sui social e in passato assai coinvolto emotivamente dalle battaglie ecologiste di Greta Thunberg, Friday for future e dintorni. Dagospia, ironicamente e perfidamente, l'aveva pure definito un "turbo-attivista per il clima".
"Da più di un anno, ho cambiato casa e ho deciso di cambiare i fornelli e di rinunciare al gas in casa passando ad una cucina ad induzione - ha scritto su X il figlio del grande Vittorio -. Per questo motivo ho chiesto alla società che mi fornisce l’energia di aumentarmi i kilowatt da 3 a 6, insomma una cosa semplice mi sembra no? Il fatto è che ancora dopo un anno non hanno fatto l’aumento richiesto, quando accendo i fornelli mi salta la luce e mi dicono che dipende da un loro problema di sistema. Non posso nemmeno cambiare compagnia perché sono bloccato da questo contratto che non funziona. Se entro pochi giorni non mi permettono di vivere senza il terrore che salti tutto, comunicherò qui il nome della Compagnia".
Una comprensibile stizza e una velata minaccia al fornitore, nel nome della trasparenza e della lotta ai disservizi, che ha provocato parecchi commenti di altri utenti che condividono con lui il problema e le preoccupazioni. E qualcuno gli consiglia i metodi duri: "Adire per via legale, lunga e costosa, è la soluzione: inadempienza e danni, oltre allo svincolo contrattuale. Evita il nome, non ti aiuta". Un altro la butta lì: "Avvocato?". Risposta sconsolata: "Me sa, che pa***e".