Granbassi, addio all'Arma

Silvia Tironi

 Alla tv non si comanda. E persino l'arma deve cedere il passo. E così ecco che la fiorettista Margherita Grambassi lascia i carabinieri cui apprtiene con il grado di maresciallo per " la strada che più mi interessa per il futuro: quella del giornalismo". Dopo la vittoria di due medaglie di bronzo a Pechino e le offerte di lavoro in televisione non approvate però dai suoi superiori, la bionda triestina annuncia di aver deciso di lasciare la divisa («ho voluto sollevare l'Arma dall'imbarazzo creato dalla mia partecipazione ad Annozero) per la televisione e di voler continuare a lavorare ad 'Annozero' a titolo gratuito con Michele Santoro. "Non so cosa sia successo dopo nè le ragioni che hanno portato al divieto", ha sottolineato la Granbassi. "Vedo che ci sono atleti come Tagliariol che, sebbene facciano parte dei gruppi sportivi militari, possono partecipare a un 'reality'. Così è stato in passato per Antonio Rossi e tanti altri campioni: l'anno postolimpico per noi che veniamo da sport di cui ci si ricorda solo ai Giochi, è l'unico in cui possiamo sfruttare un minimo di popolarità e mettere in piedi i progetti che ci interessano. C'è chi lo usa per guadagnare finalmente un pò di soldi, nel mio caso il denaro non c'entra: mi è stata offerta un'opportunità inattesa per entrare nel mondo del giornalismo e imparare qualcosa. Mi pentirei tutta la vita se non ci provassi". Ma la fiorettista azzurra non rinnega il suo presente da sportiva: "Sia chiaro: la mia priorità resta lo sport, prima di tutto io sono un'atleta. Partecipo ad Anno Zero e ho tutto da imparare nel campo dell'informazione. Quando sarà finita la mia carriera di atleta, vorrei occuparmi di giornalismo". Il patron di Annozzero non ha esitato a manifestare la propria gioia per la scelta fatta dalla Granbassi: "Il mio unico commento è che sono contento che lei abbia scelto di lavorare con noi". "Le dimissioni dall'Arma dei Carabinieri rassegnate da Margherita Granbassi, dopo un susseguirsi da parte del Comando Generale di 'si', 'sì, ma poi vedremo', 'sì, andante leggero, con brio', 'no, a mò di marcia marziale, tipo Preussen Gloria'", ha invece dichiarato Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica, "costituiscono da parte della schermitrice un atto di chiarezza e di responsabilità di cui penso l'Arma le debba essere grata".