Rivelazione

Valeria Rossi, il dramma dell'autrice di "Tre parole": "Abusata a 10 anni, silenzio in famiglia"

Il dramma privato privato di Valeria Rossi, l'autrice di uno dei tormentoni "più tormentoni" degli ultimi 30 anni di pop italiano. La cantante del clamoroso successo Tre parole (il brano del mitologico ritornello Sole cuore amore), che nel mondo anglosassone definirebbero come la classica One hit wonder (traducibile su per giù con 'un grande successo e via') è tornata in tv con I migliori anni, show condotto da Carlo Conti.

Legata per sempre a un pezzo tanto melodico quanto romantico, leggero e scacciapensieri, intervistata da Repubblica ha però voluto rivelare per la prima volta un trauma difficilmente superabile per chiunque. "Da ragazzina, avevo appena 10 anni, sono stata abusata. Si tratta di una storia molto accidentata e dolorosa nella mia crescita. Ho deciso di parlarne per la prima volta in questo libro, Come un cane bianco, proprio perché avevo bisogno di mettere questa vicenda in un contenitore e non parlarne così a secco. Perché situazioni come queste ti espongono e non è che si tirano fuori così, come se si fosse al mercato. Nel libro mi sentivo più protetta".

"Oltre all’abuso in sé - ha proseguito l'artista, oggi 55 anni -, un altro dramma per me è stato non avere sponde. Perché adesso ne stiamo parlando ed è importante farlo. Ma prima non bisognava parlarne, nemmeno in famiglia. E in una situazione in cui non capisci bene cosa sta succedendo e senti che c’è qualcosa che non va, ecco, ti senti abbandonata. Anche perché è successo in un ambiente che in teoria doveva essermi vicino, che doveva proteggermi. Per questo oggi tra i miei impegni c’è quello di aiutare e stare vicina a giovani donne vittime di abusi e maltrattamenti".

La sua carriera, lanciata in orbita da Tre parole, si è poi in qualche modo fermata proprio a causa del successo clamoroso del pezzo. "Arricchita è una parola grossa - spiega oggi, riguardo al boom commerciale di quel singolo datato 2001 -. Allora c’è stato un bel ritorno tanto che ho comprato una casa ai miei genitori che non avevano nulla ed erano sempre stati in affitto. Oggi entra ancora qualcosa per i diritti". Il mondo della musica ormai è lontano. Per due anni ha lavorato nell'ufficio dell'anagrafe, ma ora ha cambiato di nuovo: "Ho fatto circa due anni, dal 2020 al 2022. Avevo iniziato con grande convinzione poi non mi sono più sentita utile. Insomma, non c’erano gratificazioni. Poi volevo stare di più con mio figlio Miro che oggi ha 14 anni".