The last of us

"The last of us" , un capolavoro lungo 20 secondi

Gabriele Galluccio

La seconda stagione di The Last of Us arriverà all’inizio del 2025, ma è bastato un primo teaser dalla durata di una ventina di secondi per alzare l’hype. Non che ce ne fosse realmente bisogno, trattandosi di una tra le serie tv più attese, dopo una meravigliosa prima stagione prodotta dalla Hbo. L’emittente americana è ormai una garanzia di qualità e successo, ma in questo caso la “materia prima” è di livello eccelso.

The Last of Us è tratta da un videogioco geniale creato da Neil Druckmann: l’idea di un futuro apocalittico in cui la natura e dei simil-zombie hanno preso il sopravvento sull’uomo non è una novità, ma la caratterizzazione dei personaggi e le scelte narrative (anche quelle impopolari) sono così forti da aver trasformato un bel videogioco in un capolavoro generazionale. Vi erano pochi dubbi che prima o poi qualcuno avrebbe bussato alla porta di Druckmann per una trasposizione cinematografica di The Last of Us: per fortuna è stata la Hbo a portare sul piccolo schermoun videogioco che è un autentico gioiellino.  La prima stagione è ambientata vent’anni dopo una pandemia che ha condotto la società al collasso: il protagonista è Joel (interpretato da un magistrale Pedro Pascal), un contrabbandiere che viene incaricato di scortare Ellie (Bella Ramsey), una ragazzina immune al virus e unica speranza dell’umanità per trovare una cura.

 

 

 

Sebbene lo scenario presentato sia post-apocalittico, i mostri infetti fanno da contorno, non diventano mai protagonisti: centrali sono gli umani sopravvissuti, con le loro storie, le divergenze e soprattutto le decisioni che hanno delle conseguenze spesso gravi. The Last of Us è una serie che tiene lo spettatore con il fiato sospeso, gli racconta delle storie tutt’altro che scontate, gli fa entrare sottopelle dei personaggi meravigliosi nelle loro imperfezioni. Non esiste bianco o nero in The Last of Us: il risultato una serie a volte brutale, altre toccante, altre ancora spiazzante. La prima stagione è stata accolta dal favore della critica, pure da quella videoludica, che è sempre molto severa nel giudicare le trasposizioni cinematografiche. Invece Druckmann, affiancato da Craig Mazin, non solo è rimasto fedele al videogioco, ma ne ha addirittura ampliato e approfondito l’arco narrativo. E lo stesso possiamo aspettarci dalla seconda stagione: sebbene il teaser sia solo una serie di “flash” su ciò che accadrà, è già possibile scorgere qualche elemento di novità, legato in particolare al personaggio di Joel.

 

 

E poi verrà introdotta Abby (interpretata da Kaitlyn Dever), destinata ad avere un ruolo da protagonista con il proseguo della serie. Rispetto alla prima stagione la seconda conterà due puntate in meno, sette anziché nove: si tratta di una scelta ben ponderata per “spezzare” il racconto in più stagioni. L’arco narrativo del secondo videogioco è così esteso che richiede necessariamente molte puntate per essere esaurito in maniera soddisfacente, senza rinunciare ai picchi di qualità raggiunti nella prima stagione. È quindi lecito aspettarsi che nelle sette puntate in uscita nel 2025 siano ancora Joel e Ellie i protagonisti assoluti, con la “new entry” Abby che invece lo diventerà a partire dalla terza stagione, sulla quale non ci sono dubbi che verrà prodotta. Non a caso The Last of Us è considerata la nuova gallina dalle uova d’oro della Hbo...