Buon compleanno Al!

Tatiana Necchi

Una lunga carriera. Sono passati quasi quarant'anni da quando Al Pacino, nome vero Alfredo James Pacino, viene scelto dal regista Francis Ford Coppola per recitare a fianco del grande Marlon Brando, nel ruolo di Michael Corleone nel film "Il Padrino". Da allora l'attore inizia una scalata al successo che lo porta, oggi, ad avere ben otto candidature all'Oscar ma solo una statutetta tra le mani (per il remake del film "Profumo di donna"). L'attore domenica 25 aprile spegnerà 70 candeline. Dal Bronx alla passerella per la consegna dell'Oscar. Nasce ad Harlem da genitori di origine siciliana e cresce nel Bronx dopo che è stato abbandonato dal padre. L'incontro con il cinema avviene nel 1969 con «Me, Natalie» di Fred Coe a cui segue «Panico a Needle Park» di Jerry Schatzberg. Grazie alle qualità espresse in queste due interpretazioni, nel 1972 ottiene il ruolo che cambierà definitivamente la sua carriera: quello di Michael Corleone nella saga de "Il Padrino". Diversi attori furono contattati per il ruolo, tra cui Robert Redford e Jack Nicholson, ma Coppola voleva assolutamente quel giovane e sconosciuto attore di origine italiana. Aveva motivato la scelta dicendo: «Non mi basta che sia un italo-americano. Pacino ha negli occhi il mistero che spiega la trasformazione di Michael da eroe di guerra a capomafia spietato». La scelta si rivela quella giusta. Infatti in quell'occasione Pacino ottiene la sua prima candidatura all'Oscar come attore non protagonista oltre a un premio speciale dal David di Donatello. Il film del 2010. Prossimamente lo vedermo nel ruolo del "dottor morte" Jack Kevorkian nel film "You Don't Know Jack", diretto da Barry Levinson, in cui viene narrata la storia della vita di un medico che ha praticato l'eutanasia su oltre 130 pazienti affetti da patologie ormai giunte allo stadio terminale.