Satira

Propaganda Live, l'ultimo sfregio a Meloni e governo: "Scurati, stoca***o"

Claudio Brigliadori

"Mi piacerebbe che a destra ci fosse un programma come il tuo", aveva suggerito Ignazio La Russa a Diego Bianchi in arte Zoro, che lo stava tampinando in piazza del Popolo. Detto fatto, presidente del Senato accontentato nel modo più perfido possibile.

Il salottino satirico del venerdì sera di La7, uno dei simboli del radicalchicchismo televisivo, ha chiuso i battenti della stagione e in attesa di accogliere da settembre gli spaesati reduci della Capalbio ormai caduta ha regalato un ultimo guizzo. Il sempre brillante Alessio Marzilli per una volta si affida all'Intelligenza artificiale per creare un piccolo, vero Propaganda Live di destra. E il risultato è straniante. 

 

A condurlo non c'è Marzilli ma un finto La Russa, musichetta da Ventennio in sottofondo e produzione  FanDongo, come l'oro del Duce. Nel parterre, i sinistrissimi opinionisti fanno spazio ai loro cloni conservatori: al posto della giornalista tedesca Costanze Reuscher ecco Giorgia Reuscher, faccia e risata della premier. Non può mancare "il mitico generale Celata", con Vannacci nei panni del volto del TgLa7. Direttamente dal Twiga non Francesca Schianchi ma "Francesca Schiancanchè", la ministra. Non c'è il Repubblicones Filippo Ceccarelli, bensì "la firma storica del Secolo di Atreju Filippo Sangiuliano". Bianchi ha le fattezze di Crosetto mentre il vignettista Makkox viene sostituito da Borghix. In collegamento, addirittura Antonio Scurati: "Ci legge un monologo antifascista", annunciano dallo studio prima di spernacchiarlo a suon di supercazzole e “stoc***o". Segue PiazzapVlita (proprio così, con fascistissima "V") condotta da Corrado... Piantedosi.

 

 


Siparietto divertente, e utile: perché effettivamente un programma così in tv non lo si vedrà mai, nemmeno con un governo di centrodestra. La licenza di umiliare il nemico appartiene solo ai "buoni".

Propaganda Live, guarda qui il video