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Giuliano Ferrara demolisce la Juve: "Allegri? Stufo di essere percu*** e questi frignano"
Massimiliano Allegri se n’è andato, dopo la sfuriata di scorsa settimana nella finale vinta di Coppa Italia, costata però la panchina per i pessimi gesti avuti dal toscano nel finale di match, tra cui anche l’allontanamento al d.g. Cristiano Giuntoli.
Licenziato perché il suo comportamento era “contrario ai valori della società”. Per Giuliano Ferrara, nel suo editoriale su Il Foglio, la sfuriata è verso “la saccente lezioncina pedagogica a uno che ha comprensibilmente sbroccato, stufo di essere perculato dalla ‘società dei valori’ — si legge in un passo —, tutti partecipiamo del balletto valoriale, tutti ci ubriachiamo di bibite idealistiche, parametri di eleganza e compostezza, e alla fine questa ipocrisia può anche tracimare in banali regole di buona educazione”.
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Un professionista perfetto, finito alla gogna, secondo Ferrara, perché “soffocato dal rancore ambientale, che alla fine esplode e sanziona il tutto minacciando di strappare le orecchie a un giornalista e dando il bando a un collega aziendale, stracciandosi le vesti e turpiloquendo a casaccio nel giorno di una vittoria e dell’addio. La collera richiede rispetto, se non solidarietà. Chi s’infuria fuori dalle righe in genere è visitato dalla necessità, da una smania che può perfino avere dell’elegante, del rivelatore, dell’irreprensibile”.
La società, invece di invocare valori, “avrebbe dovuto per eleganza e compostezza mostrare un lieve imbarazzo e risolvere il contratto senza strepito e condanne morali — si legge ancora —. La chiamano la Vecchia Signora, è un simbolo popolare della rabbia e della potenza del tifo, del plebiscito delle maggioranze urlanti davanti all’idolo dello scudetto e della coppa, che senso ha invocare l’etichetta di Balmoral, che scuoletta di buon gusto è quella di liquidare con accanimento un suo leader per una scenataccia umana troppo umana?”.
Per Ferrara, quindi, “siamo alle solite del banalismo etichettaro, non sta bene, non si fa, goditi la vita, non reagire, non avere stomaco, le persone a modo non fanno così, tutti contro Allegri — ha chiuso —. Ma che restituiscano quei cinque scudetti e quelle coppe invece di frignare e condannare in nome dei valori e della moralina comune uno che hanno semplicemente trattato male e gli ha fatto una omerica scenataccia”.