Ma si può?

Il Volo, insulti vergognosi contro Gianluca Ginoble: "Si rivolta nella tomba"

Non si può piacere a tutti, recita l'adagio. E vale anche per il Volo, il trio di tenori-pop che ha conquistato il pubblico mondiale all'insegna del "bel canto". Una carriera già solida, nonostante la giovane età di Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto, che ha fatto guadagnare loro i palchi più prestigiosi della musica.

Compresa l'Arena di Verona, per un concerto-evento con tanti colleghi illustri che ha prodotto tre serate speciali su Canale 5. Titolo suggestivo: Tutti per uno, come i moschettieri. Un modo, forse, anche per allontanare le voci di scioglimento che da mesi accompagnano le loro apparizioni. Non ha fatto eccezione quella molto positiva al Festival di Sanremo dello scorso febbraio. E non ha fatto eccezione nemmeno Verona. E' bastata qualche esibizione "in solitaria" dei tre cantanti per alimentare, ovviamente, le voci più incontrollate (e fuori luogo, visto il contesto). 

 

 

 

Altrettanto frequenti, accanto ai commenti entusiastici, le critiche "artistiche" alle varie performance sulle note di alcuni dei più grandi classici della musica italiana e straniera. Un esempio? La cover Suspicious minds del mito Elvis Presley. Un caposaldo del rock "romantico" di tutti i tempi nonché prova vocale da far tremare i polsi (e l'ugola) di qualsiasi cantante, anche il più consumato. Bene, su X c'è chi lo incensa, sottolineando la passione di Ginoble per the King (sui social circola anche una sua riuscita versione di Can't Help Falling In Love), altri ironizzano in maniera piuttosto dubbia. "Elvis si starà rivoltando nella tomba". Non si può piacere a tutti, si diceva. Ma forse vale anche  un altro detto: bene o male, purché se ne parli.