Organizzatori nel panico
Eurovision, la conduttrice della Norvegia si ritira: polemica contro Israele
Si sapeva. Sarebbe stato un Eurovision caratterizzato dalle polemiche politiche. A tenere banco è la questione israelo-palestinese, con le numerose proteste che hanno caratterizzato l'esibizione della cantante Eden Golan. L'artista israeliana è data fra le favorite per la vittoria finale, ma tutte le sue esibizioni hanno visto manifestanti pro-Pal agitarsi fra le urla per denunciare la situazione a Gaza.
Dopo la polemica che ha investito il cantante olandese Joost Klein, un'altra bomba si è schiantata contro l'Eurofestival. A riaccendere i riflettori sulla Striscia è stata Alessandra Mele, cantante norvegese di origine italiana. L'artista sarebbe dovuta essere la presentatrice della sua nazione per la finale, ma poche ore prima dell'evento conclusivo ha annunciato che non leggerà i punti assegnati dal Paese scandinavo ai brani in gara. "È in atto un genocidio. Aprite gli occhi. Aprite i cuori. Lasciate che il cuore vi porti alla verità. Palestina libera" ha detto in un video su Instagram.
"Unita dalla musica - il motto dell'Eurovision - è il motivo per cui faccio musica, ma in questo momento, quelle parole sono solo parole vuote" ha aggiunto. La presentatrice, Ingvild Helljesen, dell’emittente televisiva Nrk, dovrebbe prendere il suo posto. In segno di protesta non hanno preso parte alle prove neppure i rappresentanti di Irlanda, Svizzera, Grecia.