Tensioni

Eurovision, l'olandese Klein squalificato. Finalissima, è caos

Nel caos Israele-Palestina ci mancava solo il cantante squalificato all'Eurovision Song Contest. Sono ore delicatissime e di tensione estrema a Malmoe, in Svezia, dove questa sera andrà in scena la finalissima dell'ex Eurofestival, con l'italiana Angelina Mango tra le favorite.

Purtroppo però lo spettacolo musicale-televisivo rischia di venire totalmente cancellato dalla polemica politica che monta da giorni riguardo alla partecipazione di Eden Golan, la rappresentante israeliana fischiata dal pubblico in sala e contestata dai suoi stessi colleghi, quasi tutti schierati a fianco di Gaza. Sullo stesso televoto grava il sospetto di un boicottaggio di massa con i telespettatori filo-palestinesi che potrebbero disertare l'appuntamento con il voto per regalare alla Golan (che nella classifica italiana ha raccolto il 40% delle preferenze) una "vittoria mutilata" da esibire come un trionfo della protesta.

 

 

 

Come detto, in tanti cantanti hanno già preso le distanze da Israele e lasciarci le penne, secondo quanto sta filtrando da Malmoe, è Joost Klein. Il cantante olandese in conferenza stampa si era coperto il capo con un drappo rosso per non venire ripreso insieme alla Golan. Per questo gli organizzatori dell'EBU hanno deciso di squalificarlo non facendolo partecipare alle prove generali della finalissima di venerdì. Ma la sanzione è stata clamorosamente estesa alla stessa finale, tra poche ore. 

 

 

 

"L'indagine sull'incidente che ha coinvolto l'artista olandese all'Eurovision Song Contest di quest'anno è ancora in corso", ha spiegato nella serata di ieri l'EBU, sottolineando che sono in corso discussioni con la delegazione della Tv olandese Avrotros. "Mentre l'indagine prosegue, l'Ebu ha deciso che Joost Klein non si esibirà durante la prova generale 2 del concorso, votata dalle giurie dei 37 Paesi partecipanti", concludeva la nota. Secondo il quotidiano svedese Aftonbladet l'Ebu avrebbe avuto più riunioni nel corso della serata di ieri per decidere il da farsi. Quindi, l'esito fatale per l'anti-israeliano.