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L'aria che tira, Laura Tecce e la rissa con l'anti-Toti: "Non so come si veste lei, ma..."

"Si giri e le veda". Laura Tecce a L'aria che tira su La7 è scatenata contro le trans-femministe che hanno contestato la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, costretta a lasciare il palco degli Stati generali della Natalità. 

Gian Domenico Caiazza, candidato alle Europee con gli Stati Uniti d'Europa (la lista che vede Italia Viva e +Europa uniti per superare lo sbarramento) si rifiuta di considerare il look delle contestatrici un elemento di dibattito: "Si vede che lei non ha mai manifestato, si vede che le manca antropolicamente questa esperienza". Ma la Tecce insiste: "Ne vado fiera". "Io come politico e candidato non è che posso pretendere di girare in pubblico come il Re o la Regina gridando 'non si devano permettere di contestarmi'", prosegue Caiazza. E la Tecce esplode di nuovo: "Allora verrò al suo comizio a contestare e urlare, magari vestita diversamente, voglio vedere come la prende". 

 

 

 

La questione tracima e invade anche il dibattito, totalmente diverso, sull'inchiesta per corruzione che ha travolto la Regione Liguria, con il governatore Giovanni Toti agli arresti domiciliari. 

 

 

 

"Si possono dare finanziamenti leciti per fare cose illecite", sottolinea Ferruccio Sansa, ex giornalista del Fatto quotidiano ex consigliere regionale in Liguria dopo aver perso le elezioni contro Toti da candidato di Pd e Movimento 5 Stelle. "Ma ha fatto cose illecite?", lo interrompe la Tecce. "Sembra il monologo della Tecce, che non so come si veste ma dovrebbe...". Battutina mal accolta dalla diretta interessata: "Meglio di lei sicuramente". "Non è un dibattito sul dress code", prova a placare gli animi un sempre più imbarazzato Parenzo. "Stiamo parlando di Toti, cosa c'entra come mi vesto io? Non tiri in ballo me, non tiri in ballo il mio outfit", incalza la Tecce. "Addirittura outfit? - se la ride Parenzo - Non siamo su Vogue".

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